I consigli utili dell’organizzazione agricola per avviare una nuova attività nel settore primario
Illustrate le dieci strategie per diventare agricoltori
LECCO – Aprire un’azienda agricola? Coldiretti Como Lecco offre preziosi consigli per guidare le nuove generazioni interessate a intraprendere un’attività nel settore primario. Questi suggerimenti si rivolgono a chi desidera “fare agricoltura”, anche cambiando radicalmente carriera rispetto agli studi precedenti. Sempre più giovani stanno compiendo questo audace passo, trasformando il loro sogno di una vita in campagna in una realtà concreta e gratificante.
Per molti, tuttavia, l’avvio di un’impresa agricola comporta molte incognite su come orientarsi. Per rispondere alle numerose domande che emergono durante l’anno, Coldiretti Como Lecco ha elaborato, attraverso i suoi tutor, un vademecum di consigli pratici per coloro che desiderano avviare un’attività agricola. E’ fondamentale rivolgersi agli uffici di zona di Coldiretti Como Lecco, presenti capillarmente sul territorio, dove il personale è pronto a fornire il supporto necessario fin dalle fasi iniziali di avviamento.
Coldiretti Como Lecco illustra le dieci strategie per diventare agricoltori.
1) Avere un’idea d’impresa intorno alla quale sviluppare un progetto di sviluppo
Avere un’idea di impresa agricola implica chiarire che tipo di “imprenditore agricolo” si desidera essere: un imprenditore agricolo più “tradizionale”, focalizzato sulla produzione in un settore specifico, o un imprenditore “innovativo” e “diversificato”, pronto a sfruttare le opportunità offerte dalla legge di orientamento in agricoltura.
Inoltre, concepire un’impresa significa valutare quali leve strategiche si intendono attivare: innovazione, vendita diretta, creazione di reti, valorizzazione del territorio, qualità, agroenergie, agriturismo, fattoria didattica e agricoltura sociale.
2) Analizzare le caratteristiche e le potenzialità aziendali
Significa analizzare, con l’aiuto di consulenti specializzati, le componenti fondamentali necessarie per avviare l’impresa agricola, una volta definita l’idea. Questo include l’analisi del capitale umano (competenze professionali) e del capitale fisico (strutture e attrezzature aziendali), oltre a un’attenta osservazione della realtà territoriale. È fondamentale studiare il mercato e le normative vigenti, esaminare la concorrenza e valutare il grado di concentrazione dell’offerta.
3) Confrontarsi con gli altri
Per cogliere le sfumature e affinare al meglio le proprie idee, è prezioso dialogare con chi ha già vissuto esperienze simili in Italia o in Europa.
4) Trasformare l’idea in un progetto di sviluppo imprenditoriale
Si tratta di determinare gli obiettivi generali del progetto, quelli specifici, i risultati attesi e le azioni e le risorse necessarie per raggiungerli. Si tratta di farsi redigere da adeguati specialisti e professionisti un Business plan economico finanziario accurato e in grado di reggere al mercato e alle richieste di finanziamento pubblico e privato.
5) Ricercare le fonti di finanziamento
Sulla base dell’idea progettuale, è importante valutare le potenziali fonti di finanziamento disponibili nelle politiche nazionali e comunitarie. Per quanto riguarda l’acquisto di terreni, si consiglia di esplorare le opportunità offerte da Ismea.
6) Presentare il progetto per il finanziamento pubblico
È fondamentale presentare la domanda di accesso al finanziamento insieme al Business Plan. È consigliabile avvalersi dell’assistenza di un centro CAA di Coldiretti e della consulenza di un professionista per la parte tecnica.
7) Presentare il progetto per il finanziamento privato
Numerose banche propongono condizioni vantaggiose per i giovani. In questo contesto, Simec Consulting fornisce consulenza finanziaria per aiutare a individuare la soluzione più adatta. È fondamentale prestare particolare attenzione alla concessione delle garanzie, poiché si tratta di un passaggio cruciale per proteggere il capitale fisico appena costituito e i “risparmi” di papà.
8) Richiedere formazione e consulenza in campo agricolo
Una formazione di base nel settore agricolo è importante, ma non determinante, poiché sono disponibili numerosi corsi di formazione professionale organizzati a livello regionale per acquisire competenze e, se necessario, ottenere il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo professionale. Partecipare a questi corsi rappresenta non solo un’opportunità per apprendere, ma anche per costruire una rete di contatti con altri professionisti del settore.
9) Adempiere agli obblighi formali per l’avviamento dell’impresa
Per avviare una impresa agricola non sono molti gli adempimenti necessari né i relativi costi dal punto di vista burocratico. Infatti tre sono i passaggi fondamentali: apertura di una Partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate o con il supporto degli uffici Coldiretti; iscrizione al Registro delle imprese, sezione speciale Agricoltura, presso la competente Camera di Commercio; iscrizione e dichiarazione presso l’Inps; Apertura del fascicolo aziendale presso il CAA Coldiretti per accedere alle agevolazioni pubbliche previste per il comparto agricolo
10) Non arrendersi alla burocrazia
Un peso non solo durante l’avvio, ma anche nell’esercizio dell’attività imprenditoriale.
In conclusione, avviare un’azienda agricola rappresenta una sfida entusiasmante, ma anche complessa, per le nuove generazioni. Coldiretti Como Lecco si impegna a fornire un supporto concreto, offrendo preziosi consigli e risorse per aiutare i giovani a orientarsi nel settore primario.