Confapi: il “Modello Lecco” fa scuola in Italia

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Marco Piazza, direttore Api Lecco Sondrio
Marco Piazza, direttore Api Lecco Sondrio

Intervista al Direttore Marco Piazza: “Siamo una realtà solida: le imprese lecchesi sanno reagire a ogni sfida”

L’associazione, che rappresenta oltre 500 aziende, conferma il proprio ruolo centrale nel supporto alle imprese di Lecco e Sondrio

LECCO – Confapi Lecco Sondrio chiude il 2024 anno del 75° con soddisfazione e uno sguardo fiducioso al 2025, nonostante le difficoltà generate dalle tensioni internazionali e da un contesto nazionale che rimane gravato da burocrazia e pressione fiscale.

L’associazione, che rappresenta oltre 500 aziende del territorio, conferma il proprio ruolo centrale nel sostegno alle imprese. “Ci distinguiamo per la capacità di interpretare i bisogni delle aziende, offrendo loro un supporto concreto per affrontare le criticità, favorirne la crescita e mantenerle competitive,” spiega Marco Piazza, direttore di Confapi Lecco Sondrio.

“Una realtà solida”

“Siamo una realtà che sta bene – prosegue Piazza – Se il lavoro svolto sullo schema classico dell’erogazione di servizi, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, ci ha permesso di dare risposte concrete alle aziende, va tuttavia dato merito all’immortalità delle aziende lecchesi capaci di trovare sempre nuovi stimoli e nuove forze per rimanere sul mercato in modo competitivo in qualunque contesto”.

Tre gli asset di punta di Confapi Lecco Sondrio: Formazione, Innovazione e Internazionalizzazione. “Questi tre asset li abbiamo tradotti in servizi targhettizzandoli sia per qualità che per prezzo alle differenti realtà e ai differenti bisogni, arrivando così a soddisfare a pieno le esigenze dei nostri associati con ottimi risultati”.

Una realtà solida quindi come confermano anche i numeri del 2024. Confapi Lecco Sondrio ha organizzato 456 corsi (ai quali hanno potuto partecipare anche aziende non associate) coinvolgendo 529 aziende per un totale di 4635 dipendenti formati a fronte di 5.282 ore di formazione.
Nell’ambito del welfare, le spese hanno raggiunto quasi 2 milioni di euro (1.940.685,70) con 84 aziende che hanno erogato piani welfare per 2.552 lavoratori.

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Energia e manodopera qualificata: le sfide del territorio

Tra i temi più rilevanti per le imprese vi è quello dell’energia, un settore in cui Confapi Lecco Sondrio opera attraverso il Consorzio Adda Energia. “Il lavoro del Consorzio è immenso – sottolinea Piazza – In un mercato energetico instabile, che rende difficile qualsiasi pianificazione, il Consorzio riesce a garantire stabilità ai prezzi attraverso contrattazioni preventive, offrendo un vantaggio concreto agli associati. Inoltre, supportiamo le imprese nell’individuazione di bandi per accedere a risorse utili”.

Un’altra sfida cruciale è la carenza di manodopera qualificata, un problema che le aziende affrontano con sempre maggiore difficoltà. “La domanda di personale segue l’andamento del mercato – spiega il direttore – Dopo il Covid, la richiesta era elevata; oggi si è ridotta, ma per far fronte a questa fluttuazione di richiesta, non servono solo risposte ‘qui e ora’, ma serve un approccio strategico su lungo raggio avviato da diversi anni. E infatti, attraverso strumenti e iniziative capaci anche di attingere al ‘know how’ del territorio questo sostegno è stato importante per molte aziende che hanno potuto sopperire alla mancanza di manodopera. Un lavoro trasversale che ha visto anche il coinvolgimento delle scuole”.

Il progetto “La piccola impresa che vorrei” ne è l’esempio. Quest’anno giunta alla sua seconda edizione, coinvolgerà anche le scuole superiori di Sondrio.
“La prima edizione è andata molto bene – spiega Piazza – L’obiettivo era quello di far dialogare i due mondi: aziende e scuole, facendo entrare gli imprenditori in classe e creando una sorta di competizione tra gli studenti per stimolarli e sensibilizzarli sul tema dell’impresa e di come si muove e ci si deve muovere nel mondo del lavoro. Il risultato, più che soddisfacente, ci ha portato a pianificare la seconda edizione allargandola anche alle scuole superiori di Sondrio, con un totale di 23 classi coinvolte per un totale di 460 studenti affiancati a 23 imprenditori. Senza dimenticare inoltre che, dalla prima edizione (evento finale in programma il 13 maggio, ndr), sono sorti progetti che si concretizzeranno”.

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Un momento di un incontro della prima edizione della Piccola Impresa che Vorrei

Sistema Lecco il ruolo dell’Ufficio Estero

Sul Sistema Lecco, Piazza si limita a un commento laconico: “È un po’ in stallo.” Tuttavia, evidenzia con orgoglio un risultato importante: l’Ufficio Estero, gestito insieme a Confartigianato Lecco. “È un modello virtuoso – spiega – dimostrazione che, quando c’è dialogo, si possono intercettare i bisogni specifici del territorio e fornire risposte condivise”.

Il “Modello Lecco” fa scuola in altre regioni

La bontà del lavoro svolto nel corso degli anni da Confapi Lecco Sondrio ha catalizzato l’attenzione di Confapi Nazionale che ne ha riconosciuto l’eccellenza e chiama Lecco e Sondrio a “fare scuola”. “Siamo diventati un esempio da esportare – afferma Piazza – Siamo stati chiamati da Confapi Nazionale per attivare collaborazioni con alcune Confapi Territoriali dell’Emilia Romagna, del Veneto, un affaccio su Piemonte“.

Un ampliamento del raggio d’azione che passa anche attraverso ApiTech, la pmi innovativa e digital innovation hub di Confapi Lecco Sondrio che ha il compito di affiancare aziende con difficoltà nel sostenere i costi correlati ai progetti di innovazione e all’individuare adeguate competenze e professionalità. “Anche con Apitech stiamo avviando collaborazioni con altre regioni in particolar modo del Sud, dove le imprese hanno necessità di avere un interlocutore affidabile che le metta in contatto con il mondo dell’innovazione”.

Innovazione e sfide tecnologiche

In un mondo sempre più digitalizzato, Piazza sottolinea che il territorio lecchese manterrà un legame forte con la manifattura, pur sapendosi innovare. “Grazie al Politecnico e al CNR di Lecco, alcune aziende hanno trasformato il focus produttivo, concentrandosi sui processi di progettazione e realizzazione, integrando tecnologia e innovazione. È una strada che molte altre aziende possono percorrere”.

Meno ottimismo arriva invece dal fronte dell’intelligenza artificiale. “Siamo indietro,” ammette. “C’è ancora molto scetticismo: molti imprenditori vedono l’AI più come un prodotto di consumo che come uno strumento per la crescita aziendale.”

Anche il Piano Transizione 5.0, destinato a favorire la digitalizzazione e la sostenibilità energetica, ha deluso le aspettative. “Ci sono state complicazioni normative che hanno frenato le richieste. Molte aziende stanno ancora lavorando sul 4.0, con un po’ di diffidenza verso il nuovo piano,” spiega Piazza.

Un traguardo storico e nuove prospettive

Come anticipato, il 2024 è stato l’anno del 75° anniversario di Confapi Lecco Sondrio. “Siamo soddisfatti degli eventi organizzati per celebrare questo traguardo – dichiara Piazza –  Metterei l’accento sullo spettacolo teatrale il quale ha messo in luce i valori d’impresa trasmessi dall’anno di fondazione a oggi. Partiamo da qui, per attrarre sempre più aziende e continuare a dare loro ciò di cui hanno realmente bisogno”.

Il 2025 segnerà inoltre la fine del primo mandato dell’attuale presidente Enrico Vavassori, ma Piazza non prevede cambiamenti al vertice. “Il Consiglio ha lavorato bene e Vavassori potrebbe ricandidarsi. Un obiettivo sarà coinvolgere più giovani, come confermato dalla presenza costante del Gruppo Giovani, una risorsa preziosa per il futuro dell’associazione”.

Con uno sguardo aperto verso Sondrio, il 2025 si preannuncia come un anno di consolidamento e continuità, in cui Confapi Lecco Sondrio continuerà a essere un punto di riferimento per le imprese del territorio, affrontando con determinazione le sfide del mercato e dell’innovazione.