Nonostante la crisi da Covid, tengono i numeri degli associati Confcommercio
L’associazione propone un grande progetto per la città: “Lecco capitale della Cultura”
LECCO – “Il 2020 è stato un anno difficile ma è proprio in questi momenti che si dimostra l’importanza delle associazioni”. Antonio Peccati, presidente di Confcommercio, traccia un bilancio dell’anno che volge a conclusione, difficile per il settore come ci aveva spiegato in una precedente intervista (vedi qui) e per la stessa associazione dei commercianti, che ha svolto la funzione di supporto agli operatori e che ha dovuto rivedere o annullare molte delle sue iniziative.
“La pandemia ci ha costretto a modificare in corsa tutti i nostri impegni associativi – ha sottolineato Peccati – un’emergenza che ha colpito duramente soprattutto la categoria dei bar, dei ristoratori degli albergatori e tutti gli operatori legati al turismo che sono stati fortemente penalizzati. La seconda ondata ha creato ulteriori difficoltà e ora viviamo l’ansia di questi giorni prima del Natale senza sapere ancora cosa succederà. Tutto lascia presagire un nuovo lockdown e per le nostre categorie si affaccia una nuova esperienza difficile”.
Le attività associative
Nel mezzo della tempesta, la Confcommercio ha retto questo difficile momento: si riduce ad una ventina il calo degli associati (su 3700 imprese iscritte), di cui la metà circa sono attività chiuse da titolari in pensione che hanno deciso di non proseguire oltre.
“Significativo è il dato relativo al nostro sito web, dove sono stati raccolti tutti gli aggiornamenti Covid con le informazioni utili ai commercianti, che ha ottenuto 215 mila visualizzazioni (+160%) dimostrandosi quindi uno strumento utile per le imprese associate” ha spiegato il direttore Alberto Riva.
Lo stesso per ‘Io Compro Sotto Casa” il portale on line per i negozi di vicinato “con più di trecento adesioni e 18,5 mila visualizzazioni” sottolinea Riva.
L’ambito che ha sofferto di più è quello della formazione, uno degli aspetti su cui Confcommercio ha puntato molto negli ultimi anni: ma se i corsi in aula hanno dovuto ridursi a cento (per via delle misure anti-Covid) gran parte dell’attività nell’anno corrente è stata trasferita on line con la promozione di 335 corsi e quasi 13 mila visualizzazioni.
Pur rimandata, si è comunque svolta (e si concluderà a maggio) la terza edizione del Corso di Alta Formazione in Turismo promossa da Confcommercio insieme alla SDA Bocconi.
Le iniziative culturali
Inevitabilmente, anche le attività culturali promosse da Confcommercio hanno dovuto fare i conti con la pandemia: Leggermente è stata rinviata a più riprese e poi annullata, il Premio Manzoni attende la sua serata finale che si svolgerà nel 2021, sostenuto dall’associazione anche il Festival Tra Lago e Monti.
“Siamo già al lavoro per le iniziative che si svolgeranno nel 2021 – ha assicurato il presidente Peccati – dopo Natale ci ritroveremo inoltre con il prevosto mons Davide Milani per organizzare la nuova rassegna di film e incontri con i registi”.
Lecco capitale della Cultura
Proprio in ambito culturale ricade la grande proposta lanciata dalla Confcommercio: avanzare la candidatura di Lecco come ‘capitale della Cultura’ per il 2024.
“E’ una proposta che abbiamo avanzato al sindaco Mauro Gattinoni – spiega Peccati – le prossime capitali italiane della cultura saranno Parma nel 2021, Bergamo nel 2022 e Brescia nel 2023. Perché non proporci anche noi? Darebbe sicuramente lustro alla nostra città e potrebbe caratterizzarla. Abbiamo tutte le caratteristiche per esserlo, a partire dal nostro legame con Alessandro Manzoni”.
“Non ci sono controindicazioni, né cantieri da aprire – aggiunge il presidente di Confcommercio – Insisteremo perché Lecco abbia questo appellativo. L’incontro con il sindaco è stato positivo, confidiamo che si possa tentare questa occasione”.