Il costo dell’energia elettrica sale di 800 euro in un solo anno, mazzata per la micro-piccola impresa
Confartigianato Lecco denuncia: “Un’escalation che aggiunge preoccupazione a un quadro economico già instabile”
LECCO – Prosegue nel primo trimestre 2019 la crescita del costo dell’energia elettrica per le piccole imprese.
I numeri degli aumenti del costo dell’energia elettrica
L’Indice Confartigianato del costo annualizzato dell’energia elettrica sul mercato di maggior tutela di una Micro-piccola impresa – con potenza impegnata 45 kW e consumo annuo 59 MWh – è pari a 12.811 euro e cresce dell’1,3% rispetto al trimestre precedente (167 euro in più) e del 6,9% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (824 euro in più) consolidando il valore massimo dall’inizio delle rilevazioni nel 2012.
Sul trend influisce il recupero del mancato gettito dovuto al contenimento degli oneri deciso per il terzo e quarto trimestre 2018 per contrastare gli aumenti del costo dell’approvvigionamento della materia prima energia.
Ecco come è composta la bolletta
L’esame della dinamica delle componenti della bolletta elettrica delle imprese evidenzia che nel primo trimestre 2019 la crescita rilevata in ottica congiunturale è da imputarsi esclusivamente all’intenso aumento del 17,5% degli oneri fiscali e parafiscali – determinata dal +20,9% per oneri generali di sistema – mentre la spesa per il trasporto e la gestione del contatore si ferma sul +1,1% e la spesa per la materia energia diminuisce del 10,3%; su quest’ultima diminuzione influiscono la riduzione dei prezzi internazionali delle commodity energetiche, il calo del prezzo del gas naturale – su cui agisce la maggiore offerta di gas liquefatto – e l’arresto del trend dei prezzi dei permessi di emissione della CO2.
Cosa aumenta e cosa diminuisce
L’aumento rilevato in ottica tendenziale è da imputarsi alla crescita congiunta dell’8,4% degli oneri fiscali e parafiscali – determinata dal +9,9% degli oneri generali – e del +7,5% della spesa per la materia energia mentre anche in questo caso la spesa per il trasporto e la gestione del contatore cresce dell’1,1%.
In particolare la spesa per la componente energia diminuisce di 630 euro rispetto al trimestre precedente, ma cresce di 431 euro in un anno.
La spesa per oneri di sistema sale sui 4.559 euro, il massimo dall’inizio delle rilevazioni che supera del 21,7% il minimo di 3.747 euro toccato nel secondo e nel terzo trimestre del 2017.
Cosa paga la Micro e Piccola impresa
Alla luce delle differenti dinamiche delle voci della bolletta elettrica la spesa della Micro e Piccola impresa per oneri fiscali e parafiscali (41,3% del costo totale, di cui 35,6% per spesa per oneri di sistema e 5,8% per accise) si riavvicina alla spesa per la materia energia (43,9% del totale, di cui 39,0% di componente energia e 4,9% di dispacciamento), con un gap che si limita a 2,6 punti percentuali.
Il presidente di Confartigianato Lecco Daniele Riva
“L’escalation del costo dell’energia aggiunge preoccupazione a un quadro economico di per sé instabile” commenta il presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva.
“E se le statistiche non sono sempre di facile comprensione, le cifre che gli imprenditori si trovano da pagare in bolletta sono fin troppo chiare: 824 euro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e 167 euro in più rispetto solo a tre mesi fa, incidono non poco sui conti economici aziendali”.
“Un intervento deciso per tornare almeno ai livelli 2017 è più che mai necessario. Nel frattempo, invito i nostri associati, ma anche aziende che non sono iscritte a Confartigianato e le famiglie, a contattare i nostri uffici per sottoporre a un analisi gratuita le proprie spese energetiche aziendali o di casa per un raffronto con le tariffe offerte dal nostro Consorzio Cenpi”.
“I nostri collaboratori sono disponibili a valutare le singole posizioni e trovare delle soluzioni concorrenziali, nell’ottica di un risparmio per l’utente. Lo sportello è attivo presso la nostra sede di Lecco: avere un operatore con un volto, un nome e cognome fa la differenza rispetto a ricevere una bolletta aumentata senza nemmeno sapere il perché e senza una soluzione alternativa”.