“Confartigianato da sempre al fianco delle imprese, ora più che mai”

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Daniele Riva confartigianato lecco
Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco

LECCO – “Confartigianato c’è. Da sempre al fianco delle nostre imprese, anche e soprattutto in questo momento di emergenza nazionale, la nostra Associazione sta lavorando incessantemente, portando avanti tutte le attività che consentono ai nostri associati di poter continuare a lavorare, pur con tutte le limitazioni imposte dal momento, e tutte le nostre azioni di rappresentanza e lobby sulle Istituzioni a tutti i livelli”.

Così commenta Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco dopo l’attuazione dell’ultimo DPCM che limita numerose attività artigianali con chiusure o strette alla produzione.

“Ovviamente diciamo prima di tutto la salute, la tutela della popolazione e la salvaguardia di una Regione e di un Paese in difficoltà, che vogliamo veder ripartire il prima possibile – prosegue Riva –. I dati ci dicono che ogni giorno che passa rappresenta una condanna per qualcuno con effetti inimmaginabili non solo pera la salute delle persone, ma anche per la tenuta delle nostre aziende. Oggi peraltro le imprese si trovano di fronte alla necessità di interpretare il susseguirsi di decreti ed ordinanze che alimentano incertezza. Le Associazioni come Confartigianato hanno fatto da argine al malessere delle imprese offrendo informazioni e richiamando il senso civico, ma la situazione è difficile.  In questo momento, le attività più a rischio sono – come accade di frequente – le piccole imprese: non tutte hanno risorse finanziare, dotazioni tecnologiche avanzate, dimensioni organizzative tali da poter affrontare con soluzioni alternative a quelle “normali” un periodo lungo di incertezza, contingentamento e ridimensionamento delle proprie attività. Le attività manifatturiere, i servizi alla persona, le attività artigianali non hanno la possibilità – se non limitatamente – di applicare le soluzioni dello smart working o della digitalizzazione delle attività produttive. Non hanno personale sufficiente per alternarlo in caso di necessità su più turni di lavoro e, in una situazione di ristrettezza creditizia, non hanno una disponibilità finanziaria immediata per far fronte a tutti gli impegni, a cominciare da quelli fiscali e contributivi. I piccoli imprenditori, i lori famigliari impegnati in azienda e i loro collaboratori hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità, l’attaccamento al territorio e il coraggio che ha sempre permesso alle aziende di non cedere alle difficoltà.  Stiamo quindi facendo prevalere, ancora una volta, questo senso di appartenenza e di comunità, garantendo piena e leale collaborazione alle scelte che le autorità competenti stanno assumendo nel primario dovere di tutela della salute, nella speranza di poter ripartire quanto prima. Occorre però, e questa una condizione fondamentale, che vengano messe in campo tutte le misure straordinarie per ripartire e tornare a essere più forti di prima”.

Quest’ultimo auspicio guarda ad Decreto che verrà pubblicato domani, venerdì 13 marzo, contenente le misure di sostegno per imprese e famiglie.

“Proprio in vista del nuovo Decreto, Confartigianato sta avanzando a livello centrale la proposta di una norma a carattere generale di sospensione di ogni tipo di adempimento, dai versamenti tributari alle scadenze finanziarie e contrattuali, almeno sino al 30 aprile. In tal modo riteniamo sia possibile, in luogo di una specifica elencazione che rischia di trascurare sempre qualche fattispecie, cogliere qualsiasi vicenda legata alla vita delle imprese. Per fare qualche esempio, in ambito fiscale il provvedimento dovrebbe ricomprendere la sospensione del pagamento dei tributi, compresi quelli locali e delle cartelle esattoriali, con indicazione di un congruo periodo di rateazione per effettuare i versamenti al termine della sospensione stessa, sospensione di tutti gli adempimenti tributari, comprese le notifiche e le impugnazioni degli accertamenti, come pure i termini per gli accertamenti con adesione e le richieste di rateazione degli avvisi bonari. In materia di lavoro, un rinvio generale delle prossime scadenze relative ad adempimenti lavoristici che potrebbero essere difficoltosi per tutte quelle strutture territoriali che sono chiuse o che potrebbero esserlo alla luce dell’evolversi della situazione di emergenza. In un quadro di più lungo periodo, chiediamo che  l’emergenza venga affrontata con provvedimenti che non compromettano la tenuta finanziaria delle imprese, saranno necessari provvedimenti di sostegno e accompagnamento più strutturati e legati al ripristino delle condizioni di normale operatività. La lista delle richieste è lunga e dettagliata e in fase di contrattazione continua col Governo, a cui chiediamo la stessa attenzione e lealtà che le nostre imprese e la nostra Associazione stanno mettendo in atti di responsabilità nella gestione delle proprie attività, non senza sacrifici, ma guardando nell’ottica del bene comune”.