Economia lecchese avanti tutta, segno “più” per tutti i settori

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Produzione e fatturato in positivo per industria e artigiani, più affari nel commercio

L’analisi della Camera di Commercio inquadra il momento positivo per l’economia lariana ma l’incertezza per il futuro spaventa

 

LECCO -“Nonostante le persistenti tensioni geopolitiche, l’andamento dei costi dell’energia e delle materie prime e le difficoltà di approvvigionamento le imprese lariane dimostrano ancora una volta tutta la loro vitalità“. E’ il commento di Marco Galiberti, presidente della Camera di Commercio Como-Lecco a fronte dei dati rilevati nell’ultima analisi congiunturale relativa al 2022.

“Industria, artigianato, commercio e servizi mettono a segno infatti crescite generalizzate in termini di produzione/volume di affari, fatturato, ordini e occupazione rispetto all’anno precedente – aggiunge Galimberti- Anche rispetto al 2019, ovvero alla situazione pre-Covid, quasi tutti i valori sono tornati a essere positivi”.

Lo scorso anno le due province lariane hanno proseguito il recupero iniziato nel 2021, con buone performance in quasi tutti gli indicatori. Rispetto alla media 2021,  il comparto industriale ha messo a segno una crescita della produzione del +10,5% a Como e del +4,3% a Lecco; per gli ordini rispettivamente +12% e +1,9%; per il fatturato +15,8% e +10,1%; per l’occupazione +0,5% e +1,4%.

Positivi anche i dati dell’artigianato, con incrementi di produzione, fatturato e ordini in entrambi i territori: produzione +6,3% a Como e +3,7% a Lecco (nonostante un quarto trimestre in forte rallentamento per quest’ultima provincia, unica in Lombardia con il segno “meno”: -1,5%); fatturato rispettivamente, +9,8% e +6,3%; ordini +4,3% e +0,9%. Anche per gli ordini Lecco, con Varese e Mantova, nel 4° trimestre vede una riduzione (-1,3%).

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Marco Galimberti

Nota negativa a Lecco è il calo dell’occupazione artigiana (-0,3%, calo concentrato negli ultimi 3 mesi del 2022, che hanno fatto registrare un -1,6%) contro il +2,1% di Como (anch’essa in rallentamento nell’ultimo trimestre: -0,3%).

Il volume d’affari del commercio aumenta del 6,3% a Como e del 5,1% a Lecco; quello dei servizi rispettivamente del 20,2% e del 17,7%. In entrambi i comparti cresce anche l’occupazione: nel commercio Como +0,8% e Lecco +4,2%; nei servizi rispettivamente +11,1% e +5,6%.

Le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in tutti e due i territori sono in calo. Nel 2022, a Como, quelle di cassa ordinaria diminuiscono del 73,6% rispetto al 2021, e la cassa in deroga del 99,1%; viceversa, quelle straordinarie aumentano del 14,6%. Complessivamente, le ore sono calate del 77% (da circa 27,1 milioni a 6,2 milioni di ore).

A Lecco le ore autorizzate di cassa ordinaria calano del 78,3%; quella straordinaria si riduce del 32,9% e la cassa in deroga del 97,7%. Il totale delle ore di cassa autorizzate scende dell’80,5% (da 11,6 a 2,3 milioni di ore).

Calano, rispetto al 2021, anche i fallimenti: a Como passano da 68 a 83 (+22,1%); a Lecco scendono da 38 a 18 (-52,6%).

Aspettative meno rosee

Riguardo alle prospettive per i prossimi mesi, a Lecco tra gli imprenditori industriali le differenze tra ottimisti e pessimisti rimangono negative per tutti gli indicatori, ad eccezione dell’occupazione (che passa da +5,6% a +7,1%).

Migliorano anche i saldi di produzione (da -18,9% a -3,6%), domanda interna (da -38,9% a -15,5%) e domanda estera (da -28,7% a -8,5%). Anche nell’artigianato restano negativi, sebbene in miglioramento, i saldi di produzione (-31,3% a -24,1%), domanda interna (da -34% a -26,7%) e domanda estera (da -22,4% a -13,2%).

“Le aspettative degli imprenditori per il primo trimestre 2023 -rilevate alla fine dello scorso anno – rimarca Galimberti – riflettono la crescente incertezza del contesto esterno”.