Sono 14 mila le assunzioni previste nelle province di Como e Lecco tra aprile e giugno
Numeri in calo nel comasco rispetto a inizio anno, nel lecchese invece il dato è positivo
LECCO – Nel 2° trimestre 2021, tra aprile e giugno, le imprese dell’area lariana hanno previsto di effettuare complessivamente 14.400 nuovi ingressi, di cui 9.050 per la provincia di Como e 5.350 per quella di Lecco. E’ quanto emerge dall’ultima indagine Excelsior svolta dalla Camera di Commercio.
Nel trimestre precedente i nuovi posti di lavoro segnalati nell’area lariana erano stati 15.250; pertanto si registra un calo di 850 unità (-5,6%). La diminuzione ha però interessato esclusivamente la provincia di Como: -940 assunzioni (-9,4%), mentre a Lecco si registra una crescita di 90 unità (+1,7%).
Tra le province lombarde, oltre a Como, evidenziano cali rispetto alle assunzioni previste nel 1° trimestre anche Monza Brianza, Milano e Varese. Considerando i valori assoluti, Bergamo, Sondrio e Brescia sono i territori con le migliori performance (rispettivamente +1.900, +1.130 e +1.020, pari al +9,5%, al +48,7% e al +3,7%).
Nei settori economici
Nel comparto industriale si concentra il 44,9% delle entrate previste dalle imprese lariane (contro il 44,1% del 1° trimestre 2021): si tratta di 6.460 nuovi contratti, di cui 1.590 riguardano il settore delle costruzioni. L’intero comparto mostra un calo delle assunzioni del 3,9% rispetto ai tre mesi precedenti ancora una volta concentrato nel comasco (Como -13,2% e Lecco +9,4%).
Gli ingressi previsti nel terziario sono 7.940 (ovvero il 55,1% del totale, in calo rispetto al 55,9% del 1° trimestre); in particolare, le nuove assunzioni previste sono 2.150 nel commercio, 1.300 nel turismo e 4.490 negli altri servizi. L’intero comparto mostra una diminuzione delle assunzioni del 6,9% rispetto ai tre mesi precedenti (Como -7,1% e Lecco -6,5%)
Meno contratti stabili, più contratti a scadenza
Nel solo mese di aprile, sulle 4.430 assunzioni programmate dalle imprese lariane, la quota con contratto a tempo indeterminato risulta in calo rispetto a gennaio (35% contro 40,6%); Lecco scende dal 42% di gennaio al 35% di aprile 2021; Como dal 40% al 35%. La quota dei contratti di apprendistato sale di quasi un punto (dal 5,4% al 6,3%).
Aumenta dal 52,5% al 57,1% la quota di nuovo personale che le imprese hanno previsto di assumere con contratto a tempo determinato; la percentuale cresce in entrambe le province lariane (Como, dal 53% al 56%; Lecco dal 52% al 59%).
In contrazione anche la quota di assunzioni previste dalle imprese lariane con altre forme contrattuali: solo l’1,1% (contro il 2,3% di gennaio).
A Como, la maggioranza dei nuovi ingressi a tempo indeterminato previsti a aprile si concentra nel manifatturiero (anche se la quota diminuisce dal 50% al 43% delle assunzioni totali di quel settore) e nei servizi alle imprese (41%; era del 44%).
Viceversa, il terziario vede una netta prevalenza di contratti a tempo determinato, soprattutto nei servizi alle persone e nel turismo. Da segnalare l’incremento delle assunzioni a tempo determinato nel commercio (la cui quota sale dal 42% di gennaio al 61% di aprile).
Anche a Lecco, i comparti con la più alta quota di assunzioni a tempo indeterminato sono il manifatturiero e i servizi alle imprese (anche se entrambi con valori in calo rispetto a gennaio: dal 51% al 50% il manifatturiero e dal 47% al 36% i servizi alle imprese). Tuttavia, in quest’ultimo comparto, continuano a prevalere i contratti a tempo determinato.
Questa forma è particolarmente utilizzata per turismo e servizi alle persone; per il primo, ad aprile, la quota delle assunzioni a tempo determinato sul totale è dell’83%, in aumento rispetto al 65% di gennaio, mentre nel secondo passa dal 65% al 76%
Meno richiesta di laureati e diplomati
Nel raffronto tra gennaio e aprile scende anche la quota di assunzioni che le imprese lariane intendono riservare a personale laureato: si passa dal 17% al 14,5% (contro il 22,1% lombardo e il 16,5% nazionale).
Nell’area lariana gli ingressi previsti di diplomati scendono al 57,4% delle assunzioni totali: il 32,1% con diploma di scuola media superiore e il 25,3% di Istituto professionale (contro il 64,1% di gennaio: rispettivamente 40,1% e 24%).
Viceversa, crescono dal 18,9% al 28,1% i casi in cui è richiesto il semplice assolvimento dell’obbligo scolastico.
I profili professionali più richiesti
Nelle previsioni relative ad aprile, tra i profili maggiormente richiesti sia dalle imprese comasche che da quelle lecchesi troviamo soprattutto figure a media e bassa specializzazione.
Per Como:
“cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici” (230 persone, pari all’8,6% degli ingressi previsti nel mese); “conduttori di mezzi di trasporto” (200: 7,5%); “personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle imprese” (180: 6,7%); “personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali” (170: 6,3%); “tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione” (150: 5,6%), a pari merito con “operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento e calzature” e “operai nelle attività meccaniche ed elettromeccaniche”;
Per Lecco:
“operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche” (350 nuove assunzioni, pari al 20% del totale); “operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici” (160: 9,1%); “personale di amministrazione, di segreteria e dei servizi generali” (120: 6,9%); “operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori” (90: 5,1%), a pari merito con “tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione”.