Presa di posizione dopo l’intervento della Filcams Cgil
Beri: “Sono rimasto molto sorpreso leggendo le dichiarazioni”
LECCO – Il grido d’allarme sulla mancanza di personale per le attività ricettive, lanciato martedì scorso da parte del presidente di Federalberghi Lecco e vicepresidente vicario di Confcommercio Lecco, Severino Beri, ha avuto enorme eco sui media e nel dibattito lecchese.
“Un appello che ha avuto tantissime condivisioni e pressoché unanime appoggio… fatto salvo che per la nota della Filcams Cgil Lecco, che ha sottolineato che per trovare occupati occorre garantire i diritti e ha rimarcato che i giovani non accettano il lavoro perché non vogliono essere sfruttati”.
“Sono rimasto molto sorpreso leggendo le dichiarazioni della segretaria provinciale della Filcams – evidenzia proprio il presidente Beri – L’attenzione al tema del turismo e la difficoltà a trovare addetti in un settore su cui Lecco vuole puntare con forza (e in una stagione che sta dando ottimi riscontri) sono sotto gli occhi di tutti. La nostra posizione è chiara: non troviamo personale per le nostre strutture. Un dato che viene confermato da tutte le analisi del territorio e anche dal riscontro che abbiamo dalla piattaforma Job Turismo Lecco: moltissime persone che contattiamo non rispondono nemmeno, oppure appena sentono che si lavora al sabato e alla domenica o alla sera declinano la proposta. Di questo stiamo parlando: non prendiamoci in giro e soprattutto smettiamola di vedere sempre gli imprenditori come quelli disonesti…”.
“Nel ragionamento della Cgil che ho letto c’è una confusione dei piani – aggiunge -. Nelle nostre imprese applichiamo il contratto nazionale, paghiamo straordinari o indennità notturne e garantiamo i riposi dovuti. Se poi c’è qualcuno che non si comporta bene siamo i primi a dissociarci, anche perché per noi vuol dire avere concorrenza sleale. Quindi, ribadisco, non confondiamo le cose. Nel territorio lecchese ci sono tanti posti nel mondo degli alberghi e dei locali che non sono coperti perché non ci sono candidature. E sono posti che garantiscono un contratto di lavoro regolare”.
Anche il presidente della Fipe Lecco e membro della Giunta di Confcommercio Lecco, Marco Caterisano, interviene sulla vicenda: “Siamo dispiaciuti nel ricevere un attacco gratuito verso un settore che negli ultimi anni ha registrato una crescita continua come in nessun altro comparto, sia in termini di occupazione che in termini di fatturato. Come in tutte le categorie, sicuramente possono esistere situazioni non corrette che non condividiamo, ma non accettiamo che il discorso venga generalizzato e che sia attaccato così l’intero mondo del turismo”.
“La segnalazione del mio collega Beri è veritiera e condivisa, non solo nel nostro territorio ma in tutta Italia – continua -. Durante l’ultima assemblea Fipe a Roma è stato presentato un report da un agenzia esterna che segnalava l’aumento in termini occupazionali nel nostro settore, ma un’offerta di lavoro non adeguata alla richiesta. Questo, come detto, vale anche da noi: abbiamo lanciato Job Turismo Lecco proprio per cercare di facilitare l’incontro tra domanda e offerta”.
“La verità, confermata dai dati a nostra disposizione, è che purtroppo i giovani disposti a fare questo lavoro – che comporta sì sacrifici per diversi motivi ma che può dare grandi soddisfazioni anche in termini economici – sono in drastica diminuzione – conclude -. In poche parole c’è sempre meno gente disposta a lavorare il sabato, la domenica, ad agosto e durante le festività. Siamo pronti a essere smentiti se questo non corrispondesse a verità e siamo anche pronti a collaborare e a confrontarci con i sindacati nel caso in cui loro avessero a disposizione forza lavoro che a noi è sfuggita”.