Gli ultimi dati della Uil su assunzioni e licenziamenti nel lecchese e nel comasco
Nel 2018 si riducono i contratti più stabili, crescono i posti a tempo determinato
LECCO – Una situazione “in chiaro scuro” quella che emerge dagli ultimi dati sul mercato del lavoro lecchese e comasco: così la definisce il segretario della Uil del Lario, Salvatore Monteduro, illustrando i risultati dello studio relativo agli avviamenti e alle cessazione al lavoro dell’anno 2018.
Il saldo tra avviamenti e cessazioni è positivo, a Como del +1,99% (avviamenti 69.199; cessazioni 67.851) e ancora di più a Lecco con una crescita 4,26% delle assunzioni sui licenziamenti (avviamenti 37.037; cessazioni 35.522).
Mentre se si guardano i dati dello stesso periodo dell’anno 2017 (Como +8,21%; Lecco +11,26%) si registra un rallentamento nel differenziale nel saldo tra avviamenti e cessazioni nel 2018 rispetto al 2017 determinato, spiegano dalla Uil, “soprattutto dall’aumento delle cessazioni, un dato questo che andrebbe approfondito per comprendere le motivazioni e ragioni”.
Non si può dire però lo stesso per l’ultimo trimestre dello scorso anno che ha fatto registrare un pesante segno meno tra avviamenti e cessazioni sia nel comasco (-16,6%) che nel lecchese (-9,2%).
Differente è la situazione nei vari settori produttivi in Provincia di Como e Lecco nei saldi tra avviamento e cessazione nel 2018:
- Agricoltura (Como +26,9%; Lecco -7,0%);
- Commercio e Servizi (Como +1,3%; Lecco +3,3%)
- Costruzioni (Como +0,1%; Lecco -1,4%);
- Industria anno 2018 (Como +5,9%; Lecco +6,7%);
Altro elemento che desta preoccupazione, sottolineano dal sindacato, è il saldo negativo tra avviamenti e cessazioni nei rapporti di lavoro a tempo indeterminato in entrambe le province (Como -20,9%; Lecco -5,4%) con una perdita quindi di posti di lavoro stabili.
Al contrario crescono le assunzioni a tempo determinato rispetto ai licenziamenti (Como saldo + 8,6%; Lecco +8,9%) e lo stesso vale per i contratti somministrati (Como +11,9%; Lecco +7,2%)
Calano invece i contratti a progetto (Como -2,4%; Lecco -1,1%) mentre i Contratti di apprendistato hanno registrato un cospicuo aumento (Como +59,2%; Lecco +82,6%).
“Ulteriore criticità – spiega Monteduro – è la maggiore crescita dei contratti di lavoro part time rispetto a quelli a tempo pieno in Provincia di Como (+4,7%) mentre, a Lecco, il saldo avviamenti e cessazioni dei contratti part time nel 2018 è stato maggiore rispetto al tempo pieno (+3,9%; part time e il tempo pieno: +4,2%);
“La precarietà dei rapporti di lavoro e i contratti involontari di part time sono condizioni che incidono pesantemente nella vita dei singoli lavoratori, in quanto limitano la possibilità di avere accesso al credito e la realizzazione di una pensione dignitosa – spiega il segretario della Uil – Sembra che il Decreto Dignità, anche se la sua piena efficacia si è determinata nell’ultimo trimestre dell’anno, non ha prodotto una vera inversione di tendenza nella stabilizzazione dei rapporti di lavoro”.