Da oggi certificazione verde anti-Covid sui tutti i luoghi di lavoro. Possibili disagi sui trasporti
I sindacati lecchesi: “Vaccino la strada per uscire dall’emergenza ma serviva obbligo di legge. Con green pass i tamponi siano gratis”
LECCO – Al via da oggi l’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro: la certificazione verde anti-Covid sarà necessaria per ogni lavoratore sia del settore pubblico che del settore privato, autonomi compresi.
Una data, quella del 15 ottobre, attesa con una certa preoccupazione per le possibili ripercussioni che potrebbero verificarsi a causa delle assenze del personale non vaccinato, in particolare nell’ambito dei servizi e dei trasporti. Proprio riguardo a quest’ultimo comparto nei giorni scorsi (leggi qui) il prefetto di Lecco ha convocato un tavolo con le aziende di trasporto pubblico per chiedere che vengano predisposti piani idonei a supportare eventuali carenze negli organici.
Ci sono poi alcuni dubbi da parte delle aziende (vedi articolo) rispetto alle modalità di controllo delle certificazioni. Il Governo è poi intervenuto con alcuni chiarimenti e mettendo a disposizione procedure informatiche per le realtà, almeno con più di 50 dipendenti (qui l’articolo).
Oggi sarà dunque un vero e proprio “test” per verificare la tenuta del sistema lavoro di fronte a questa impattante novità. Anche i sindacati guardano non senza preoccupazione a questa giornata.
“Arriviamo ad oggi con un certo rammarico, avevamo chiesto al Governo di gestire insieme questa partita – ricorda Diego Riva, segretario provinciale della Cgil di Lecco – era necessaria una legge chiara per tutti, serviva una scelta di responsabilità. Purtroppo non è stato così con il Green Pass e si sta dividendo le persone, in un momento in cui il Paese dovrebbe essere unito”.
Per i sindacati “Il vaccino è l’unica strada per superare l’emergenza e tornare alla normalità, proprio per questo avremmo voluto che il Governo stabilisse l’obbligatorietà della vaccinazione per tutti – spiega Salvatore Monteduro della Uil del Lario – il Green pass invece offre delle opzioni anche diverse rispetto alla vaccinazione, allora è necessario che il costo del tampone sia gratuito”.
“Abbiamo chiesto questa possibilità a fronte del fatto che il 31 dicembre scadrà lo stato di emergenza– ha ricordato Monteduro – e dunque per due mesi che questo costo fosse supportato dalla collettività. Purtroppo, va detto che l’obbligo del Green Pass non ha dato quella spinta sperata alla campagna vaccinale ma ha radicalizzato le posizioni di chi non vuole vaccinarsi”.
“La mancanza di un obbligo alla vaccinazione innesca delle difficoltà dal punto di vista pratico per le aziende nella fase di controllo, legate alla privacy dei dati che sono difficilmente superabili – aggiunge Mirko Scacabarozzi, segretario della Cisl Monza Brianza Lecco – Oggi sarà una giornata campale per conoscere le rispondenze del mondo del lavoro”.
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