I lavoratori hanno incrociato le braccia contestando il mancato rinnovo del contratto da 12 anni
Buona partecipazione anche dai reparti della Clinica Mangioni, della Casa di Cura Lecco, della Nostra Famiglia e del Fatebenefratelli di Erba
MILANO – Grande partecipazione delle lavoratrici e lavoratori afferenti alla Sanità Privata oggi, martedì, allo sciopero regionale del comparto. Gli operatori hanno incrociato le braccia per contestare il mancato rinnovo del contratto. “E’ ormai 12 anni che i lavoratori aspettano questo rinnovo – puntualizza Vincenzo Falanga, segretario Generale della Uil Fpl del Lario – Abbiamo proclamato questo sciopero, che ha visto l’adesione di moltissimi servizi e reparti, perché purtroppo abbiamo riscontrato la mancanza di volontà della parte datoriale a rinnovare questo contratto che è in ritardo sia dal punto di vista economico che sotto gli aspetti normo giuridici non tenendo conto delle evoluzioni normative”.
Falanga conclude: “La risposta dei lavoratori è stata del tutto evidente e si riassume nella voglio di non perdere ulteriore tempo. Lavoriamo per il comparto Sanità Privata e per tutti i lavoratori interessati che garantiscono servizi necessari e fondamentali per tutta la nostra collettività”. Il presidio sotto la sede di Assolombarda a Milano è stato molto partecipato, colorato, determinato.
La posizione di Cgil, Cisl e Uil
Cgil, Cisl e Uil precisano in una nota: “Le controparti Aris e Aiop sostengono di dover ricevere finanziamenti dalla Regione ma intanto fanno profitti senza riconoscere quanto dovuto ai propri dipendenti, cioè quelle operatrici e operatori che ogni giorno fanno andare avanti i servizi e che in tutti questi anni hanno anteposto il loro senso di responsabilità e il servizio di cura verso le persone. Non solo, in tutti questi anni hanno anche fatto sacrifici per venire incontro a situazioni di crisi, alle difficoltà delle aziende sanitarie private subendo tagli di personale, mancato riconoscimento di straordinari, appesantimento dei carichi di lavoro. Oltre 50mila lavoratrici e lavoratori lombardi attendono il legittimo rinnovo del contratto nazionale. Lo attendono circa 200mila operatori in tutto il paese. Un rinnovo dignitoso, che preveda il giusto riconoscimento salariale e professionale, il riconoscimento di nuovi diritti anche alla luce delle nuove norme. Dalla piazza di oggi, tra le diverse rivendicazioni affermate, c’è stata quella di vedere equiparato il contratto della sanità privata a quello della sanità pubblica”.
Ampia partecipazione
La partecipazione allo sciopero è stata molto ampia. Tra i presenti anche i lavoratori della Clinica Mangioni, della casa di cura Lecco Beato Luigi Talamoni e della Nostra Famiglia di Lecco, nonchè del Fatebenefratelli di Erba.