Stop al cibo sintetico, anche la Coldiretti Lariana plaude alla decisione

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Il ‘no’ del Governo al cibo sintetico “salva 14 miliardi di produzioni agroalimentari lombarde”

Lo dice Coldiretti, tra i promotori di una petizione contro gli alimenti prodotti in laboratorio

 

LECCO –  Lo stop al cibo sintetico deciso dal Governo salva gli oltre 14 miliardi di valore delle produzioni agroalimentari lariane e lombarde. È quanto afferma Coldiretti Como Lecco nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione al Consiglio dei Ministri del Disegno di legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”. Una decisione arrivata anche grazie alla petizione contro il cibo sintetico voluta da Coldiretti che, nelle sole province del settentrione lombardo, ha raccolto migliaia di firme.

“Ringraziamo il Governo per avere accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva – commenta Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco – che mette a rischio il futuro della cultura alimentare italiana, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo made in Italy che complessivamente vale 580 miliardi di euro, con il cibo che è diventato la prima ricchezza dell’Italia nonostante le difficoltà generate dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina”.

“La scelta dell’esecutivo – sottolinea la Coldiretti – va incontro alla forte opposizione manifestata dei cittadini ai cibi artificiali, bocciati senza appelli dall’84% degli italiani secondo l’indagine Coldiretti/Censis, con un no preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito. Una contrarietà evidenziata anche dal mezzo milione di firme che sono già state raccolte in tutto il Paese nell’ambito dell’iniziativa di Coldiretti, Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia”.

Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio, denuncia Coldiretti – “il rischio è una diffusione anche nell’Unione Europea dove già quest’anno potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue”.

Ma non c’è solo la bistecca in provetta: anche il latte sintetico realizzato in laboratorio senza mucche è uno dei progetti di una start up israeliana che usa il gene responsabile della produzione delle proteine del latte nelle mucche, lo mette in coltura dentro un lievito che viene poi inserito nei fermentatori, dove si moltiplica rapidamente e produce proteine del latte che vengono poi combinate con vitamine, minerali, grassi e zuccheri non animali per formare i latticini sintetici.

L’ultima deriva a tavola arriva poi dalla Germania – riferisce Coldiretti – con i bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro mentre negli Usa si stanno buttando sul sushi in provetta.