Turismo. Tassa di soggiorno: meno entrate del previsto, ma in crescita

Tempo di lettura: 2 minuti

Il Comune di Lecco deve ‘ritoccare’ gli incassi previsti dall’imposta di soggiorno

Previsione troppo ottimistica, ma l’importo è maggiore degli anni precedenti

LECCO – La variazione di bilancio previsionale del Comune di Lecco è un argomento che potrebbe non appassionare, eppure tra le modifiche a spese ed entrate apportate per l’anno in corso dall’amministrazione comunale emergono dei dati interessanti.

Tra questi il più importante è il recupero di ben 500 mila euro di tributi Imu non versati, frutto dei controlli anti-evasione, come sottolineato dall’assessore Lorenzo Goretti che ha lodato il lavoro dei suoi collaboratori.

L’assessore Lorenzo Goretti

Si tratta di maggiori entrate, non previste inizialmente a bilancio, per le casse del municipio a cui però vanno tolti, sempre in materia di tasse e tributi, ben 150 mila euro in meno di pagamenti non corrisposti per occupazione di spazi, pubblicità e per minori entrate dell’imposta di soggiorno.

L’assessore ha precisato che il minor importo è distribuito uniformemente sulle tre voci (50 mila euro ciascuna) e per quanto riguarda la tassa di soggiorno, pagata dai visitatori che soggiornano nelle strutture ricettive cittadine (alberghi, B&B, case vacanze…), si tratta di un incasso inferiore rispetto a quanto preventivato dagli uffici.

E’ stato Emilio Minuzzo, consigliere di Forza Italia, a chiedere lumi in merito a questa mancata entrata. “Se Lecco si candida ad essere una città sempre più turistica, credo occorra una riflessione. I conti non tornano, è stato preso un abbaglio?”

Emilio Minuzzo consigliere di Forza Italia

Secondo i dati resi noti dall’assessore Goretti, il 2018 è stato il primo anno in cui le previsioni di entrata dell’imposta sono state smentite: nel 2016 si era andati oltre la previsione di 165 mila euro, nel 2017 si erano incassati 190 mila euro a fronte di 182 mila euro previsti, mentre lo scorso anno si sono incassati 200 mila euro su 250 mila previsti.

Numeri, seppur non corrispondenti ai pronostici dell’anno, comunque in crescita rispetto agli anni precedenti e che riflettono quindi un aumento dei pernottamenti in città.