Si apre la Mostra dell’Artigianato, di nuovo “dal vivo” a LarioFiere

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Taglio del nastro per la Mostra dell’Artigianato a Lariofiere di Erba

Si torna in presenza con gli espositori degli artigiani e le conferenze, ma l’evento conserva anche il suo lato “digital”

ERBA – Taglio del nastro in mattina alla Mostra dell’Artigianato che, dopo un’edizione completamente in digitale a causa del Covid, torna finalmente dal vivo e quest’anno con ingresso gratuito per il pubblico.

Dal design al food, il meglio del lavoro artigiano locale e non solo è in mostra per oltre una settimana, fino al prossimo 7 novembre, a LarioFiere di Erba.

“Dopo RistorExpo, questo è il secondo evento che segue la riapertura di Lariofiere ed è bello questo ritorno alla normalità – ha sottolineato il sindaco di Erba, Veronica Airoldi – una normalità che ci stiamo riprendendo gradualmente grazie al senso di responsabilità e rispetto per gli altri dimostrato dai cittadini”.

Fabio Dadati, presidente di LarioFiere

“Possiamo continuare a fare fiere solo perché la gente si vaccina e per questo è significativo che proprio Lariofiere ospiti il centro vaccinale” ha sottolineato Fabio Dadati, presidente del polo fieristico da sempre casa della manifestazione giunta alla sua 48esima edizione.

“Responsabilità è la parola d’ordine di oggi” ha ribadito anche il presidente della Camera di Commercio, Marco Galimberti che ha poi ricordato i dati estremamente positivi che pongono la provincia di Lecco al secondo posto in Italia e Como al quarto posto per incidenza di imprese artigiane sul totale delle attività nelle due province.

Tra gli interventi anche la senatrice Erica Rivolta, vicesindaco di Erba, e il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi: “Gli artigiani hanno dato esempio di resistenza in questo ultimo anno e mezzo – ha sottolineato Fermi – dimostrando il vero Dna lombardo”.

A confermare l’importanza dell’evento per il settore è stata la presenza del presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, insieme al referente lombardo degli artigiani Eugenio Massetti.

Una versione “phygital”, dal vivo e on line

Un ritorno emozionante dunque, quello tra i padiglioni di Lariofiere, “come se fosse la prima volta – ha sottolineato Daniele Riva, presidente di Confartigianato Lecco – come se fosse l’anno zero, l’edizione numero uno. E’ come tornare a casa e mi auguro che questi nove giorni siano ricchi di scambi economici ma soprattutto di rapporti umani che tanto sono mancati nell’ultimo anno. Quello che ci stiamo lasciando alle spalle è uno dei periodi più duri della storia moderna e il settore fieristico è quello che ha subito di più lo stop per l’emergenza sanitaria”.

Quella inaugurata è un’edizione “phygital” come è stata definita, “in presenza ma anche in digitale – ha aggiunto Riva – cogliendo il meglio da entrambe le versioni”.

Daniele Riva, presidente Confartigianato Lecco

“L’economia 2.0 è il futuro ed è giusto andare in quella direzione, l’arte imparata nel passato la portiamo al futuro, questo è quanto fanno gli artigiani – ha sottolineato Roberto Galli – il ringraziamento va a quanti hanno lavorato alla realizzazione di questa edizione della mostra, riuscendo a mettere insieme, in un momento non semplice, un palinsesto differente capace di mettere in risalto le qualità del settore”.

Ilaria Bonacina, presidente del comitato organizzatore

“Oggi ci riprendiamo il nostro spazio, la nostra fisicità e la voglia di incontrarsi e di toccare con mano i prodotti, assaggiare il cibo e guardarsi in viso senza uno schermo che ci divida – racconta Ilaria Bonacina, alla guida della macchina organizzativa della mostra – L’esposizione, così come gli eventi e i convegni quest’anno avranno luogo sia qui, in presenza, che on line, per una maggiore fruibilità in sicurezza per i visitatori e in connessione con il mondo sfruttando la rete. La piattaforma ‘Botteghe artigiane’ nata lo scorso anno per fronteggiare l’emergenza sanitaria resta infatti il canale online ideale per superare i limiti della lontananza per gli espositori e raggiungere acquirenti ovunque siano”.

La casa protagonista della mostra

“Torniamo a vivere la casa e, a seguito del periodo che ci ha voluti tutti nelle nostre abitazioni per lunghi periodi, a volere più spazio per la famiglia, per il design, per il tempo libero, per il nostro benessere, circondati dal bello -spiega Bonacina –. Troverete quindi le migliori soluzioni proposte dai maestri del mobile con uno sguardo al design, all’innovazione e una maggiore attenzione all’ambiente”.

“Spazio inoltre al Made in Italy e all’artigianalità dei preziosi gioielli realizzati dai maestri orafi, all’artigianato artistico e all’abbigliamento – prosegue – La moda sarà protagonista nel padiglione centrale con un’esposizione dedicata al saper fare, all’originalità e alla fantasia delle nostre imprese artigiane, con un focus sulla cravatta e i suoi 48 possibili nodi e molto altro. E ancora, un’esposizione che punta all’eccellenza del territorio con ‘Oltre la sedia’ a cura dell’Istituto d’Arte di Cabiate e il Comune di Cabiate al nostro fianco in questa edizione per dimostrare quanto il nostro territorio sappia esprimere la manualità a favore dell’espressione artistica”.

Ghisallo e Moto Guzzi

La mostra sarà anche occasione per riscoprire il territorio con alcune delle sue eccellenze e peculiarità: c’è l’esposizione dei 100 anni di Moto Guzzi , la personale dell’artista Gaetano Orazio ad esprimere proprio la relazione tra il territorio fatto di fabbriche e la campagna; anche gli scrittori Maria Giovanna Luini ed Emilio Magni presenteranno i loro libri in un’ottica di legame con i loro luoghi di appartenenza.

In questa edizione della Mostra Artigianato si riscopre inoltre la bicicletta con uno stand del museo de Ghisallo.

Una principessa afghana alla mostra

Un evento quello di quest’anno che guarda anche alla situazione internazionale e ha dedicato all’Afghanistan la prima delle conferenze in programma, con la presenza eccezionale della principessa Soraya Malek, nipote del Re d’Afghanistan Amanullah Khan e della Regina Soraya Tarzi, sovrani modernizzatori dell’Afghanistan fino al 1930.

La principessa, nota per essere un’attivista a favore dei diritti umani, attraverso “Soraya d’Afghanistan Foundation”, da anni è impegnata a promuovere il lavoro e la dignità delle donne afghane, sostenendo iniziative che coinvolgono l’artigianato femminile d’eccellenza.

La conferenza, ascoltata dagli studenti delle scuole e alla presenza anche di alcuni profughi afgani ospiti nel lecchese, è stata u racconto di immagini e video inediti, dall’Impero di Alessandro Magno sino al 1929 con la fine del regno di Re Amanullah e della Regina Soraya, per conoscere il passato e meglio comprendere l’attuale scenario geopolitico, le condizioni di vita della popolazione e in particolar modo delle donne afghane.

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