Pensioni: “Più flessibilità”. A Lecco protestano i sindacati

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LECCO – Servono nuovi interventi sul sistema previdenziale e per i sindacati l’obiettivo è permettere un accesso più flessibile alla pensione per far ripartire il turn over occupazionale e favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.

Le scelte fatte finora dal Governo Renzi non hanno convinto i sindacati e per questo motivo Cgil, Cisl e Uil Lecco, insieme ai rappresentanti delle loro categorie, hanno effettuato un presidio giovedì pomeriggio in corso Promessi Sposi, di fronte alla Prefettura.

“Chiediamo che nella legge di stabilità vengano inserite norme per favorire l’uscita anticipata di lavoratori che, soprattutto nella nostra zona, hanno iniziato a lavorare giovani e questo senza penalizzazioni eccessive, risolvendo anche la questione degli esodati – ha sottolineato il segretario provinciale della Cgil, Wolfango Pirelli – Si tratta di modificare la Legge Fornero che ha cambiato radicalmente il meccanismo di accesso alla previdenza, facendo dei danni enormi, tra questi un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa”.

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Anche per la Cisl la parola “flessibilità” deve essere rimessa al centro degli interventi sul sistema pensionistico: “Al Governo riproponiamo quota cento, in modo che chi abbia 60 anni d’età e 40 anni di contributi, oppure 65 anni d’età e 35 di contributi, possa accedere alla pensione. C’è la necessità di fare scelte che non mettano in difficoltà le persone, come invece è stato fatto fino ad oggi – ha commentato il segretario provinciale di Cisl Lecco / Monza Brianza, Marco Viganò – Chiediamo inoltre che non si penalizzi la previdenza complementare, unica possibilità per i giovani di garantirsi un futuro pensionistico dignitoso, perché con il sistema contributivo così impostato e l’arrivo sul mercato del lavoro in età sempre più tarda, si rischia un domani di avere una pensione a livelli di povertà”.

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La discussione in atto in questi giorni sulla Legge di Stabilità preoccupa anche la Uil: “Siamo soddisfatti della retromarcia del Governo sulla ridefinizione delle pensioni a livello contributivo – ha spiegato Giacomo Arrigoni dei pensionati Uil – siamo invece molto preoccupati riguardo alla vicenda degli esodati dove manca un impegno preciso. Ai pensionati in questi anni è stato già chiesto tanto e sono gli stessi che in questi decenni hanno tenuto in piedi il sistema previdenziale italiano prima di accedervi”.

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 Presente alla manifestazione anche l’assessore comunale al Lavoro e alle Politiche Sociali, Riccardo Mariani : “Mi è sembrato importante essere qui per dare un segnale di attenzione  ad una vicenda cruciale che coinvolge milioni di italiani e a rivendicazioni importanti dei sindacati che guardano alla qualità della vita, per esempio quella sul riconoscimento delle cure familiari che  rappresentano un pezzo non irrilevante del sistema di welfare italiano”.

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