Regione: giro di vite per i mercatini occasionali, Confcommercio soddisfatta

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Rino Barbieri, Fiva Confcommercio

LECCO – Il Consiglio Regionale della Lombardia è intervenuto per disciplinare l’attività dei cosiddetti mercati occasionali e delle vendite temporanee di enti non commerciali. Norme che trovano il plauso di Confcommercio Lecco, in particolare delle categorie dei venditori ambulanti (Fiva Confcommercio Lecco) e dei fioristi (Gruppo Fioristi di Confcommercio Lecco).

barbieri 2014
Rino Barbieri

Per quanto concerne il commercio ambulante, il presidente della Fiva Confcommercio Lecco Rino Barbieri spiega: “E’ da anni che facciamo pressione a livello regionale perché venga adottata una disciplina chiara, capace di mettere un freno all’esplosione di mercatini di ogni genere che danneggiano la nostra categoria e gli operatori. L’approvazione da parte del Consiglio Regionale lombardo del progetto di legge che modifica e integra il Testo unico delle leggi regionali in materia di commercio e fiere rappresenta una buona notizia. E’ un provvedimento significativo, che tiene conto delle indicazioni sostenute da diverso tempo dalla Confcommercio regionale. Ora ci aspettiamo che i Comuni applichino in fretta e in modo reale queste norme”. In linea con il presidente provinciale anche il commento del presidente nazionale di Fiva Confcommercio, Giacomo Errico: “Grazie al nostro impegno assieme a Confcommercio Lombardia, la Regione ha messo un punto fermo sul proliferare incontrollato della babele di pseudomercati-mercatini ammantati da finti eventi a tutto danno degli ambulanti che con regolarità operano nei mercati”. I punti chiave delle modifiche approvate sono la calendarizzazione annuale, da parte dei Comuni, degli eventi fieristici locali secondo le modalità che verranno definite dalla Giunta Regionale; l’obbligo di coinvolgere le parti sociali nella stesura di questo calendario; la possibilità per i Comuni di autorizzare fiere al di fuori della programmazione annuale, sempre consultando prima le parti sociali, soltanto per quelle manifestazioni nelle quali lo spazio destinato alla vendita al dettaglio sia inferiore al 50% dello spazio complessivo utilizzato.

rusconi marco fioristi
Marco Rusconi

La legge che disciplina le vendite temporanee di enti non commerciali trova invece il favore del presidente del Gruppo Fioristi di Confcommercio Lecco, Marco Rusconi: “E’ un passo in avanti significativo nella battaglia che portiamo avanti da tempo come associazione. Da anni chiedevamo una norma che mettesse ordine soprattutto nei periodi che coincidono con le feste principali. Nessuno vuole ostacolare le iniziative benefiche, ma è giusto porre un freno perché non vengano danneggiati i negozi e gli operatori economici soprattutto in anni di crisi e di calo dei consumi. Ora ci saranno strumenti più precisi ed efficaci per poter regolamentare i banchetti e le offerte di fiori”.

Con la nuova legge i Comuni dovranno predisporre un “Piano comunale delle cessioni a fini solidaristici” con il quale saranno disciplinate le attività di raccolta fondi sulla scorta di apposite linee guida deliberate dalla Giunta Regionale: le iniziative temporanee di vendita dovranno avere un carattere occasionale e provvisorio; si dovrà favorire l’avvicendamento e la turnazione delle categorie merceologiche; andranno adottate distanze minime fra gli esercizi commerciali in sede fissa e le iniziative di raccolta fondi con la vendita di beni della stessa merceologia. “Ora ci auguriamo che i Comuni facciano la loro parte facendo rispettare le norme. In particolare mi pare interessante la norma sulla distanza minima in cui collocare i banchetti per la vendita: ad esempio per noi operatori del centro Lecco sarebbe utilissima”. Soddisfazione è stata espressa anche da Anna Lucia Carbognin, presidente dell’Unione regionale lombarda dettaglianti fiori e piante di Confcommercio: “Siamo soddisfatti per questa nuova legge: senza nulla togliere alla grande valenza sociale di alcune vendite a fini solidaristici, il nostro obiettivo, ed in questo senso abbiamo lavorato in stretto raccordo con Confcommercio Lombardia e Federfiori, è sempre stato quello di trovare una soluzione condivisa che consentisse a tutti i soggetti di poter operare con equilibrio”.