Semestre positivo per industria e artigianato. Meno per il commercio

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LECCO –  “I dati confermano che la fase di crescita della produzione industriale lecchese avviata nel 2016 prosegue e si rafforza ulteriormente: la nostra provincia guida la classifica lombarda con un aumento superiore al 5% sia per il secondo trimestre che per i primi sei mesi dell’anno (rispettivamente +5,3% e +5,2%). Anche il comparto artigiano ha visto una crescita della produzione pari al 2,7% nel secondo trimestre e, addirittura, superiore ai 4 punti percentuali nel primo semestre 2017”.

E’ il commento del presidente della Camera di Commercio, Daniele Riva, sugli ultimi dati dell’economia lecchese riportati dall’indagine congiunturale relativa al secondo trimestre 2017

Va bene l’industria: nella nostra provincia evidenziano un miglioramento dei ritmi di crescita di produzione e fatturato rispetto ai primi tre mesi del 2017 (produzione: da +5% a +5,3%; fatturato da +5,5% a +7%), mentre per gli ordini l’aumento resta superiore al 4% (da +4,6% a +4,3%).

Nel primo semestre del 2017 l’indice medio della produzione industriale si è attestato a 120,1 (media 2010=100) e – come sottolineato dal presidente Riva – registra una crescita del 5,2%; quello degli ordini a 118,9 (+4,5%) e quello del fatturato a 119,5 (+6,3%).

Il presidente della Camera di Commercio di Lecco, Daniele Riva

Nel 2° trimestre 2017, la produzione lecchese è in crescita soprattutto nei settori: “legno-mobilio” (+14,2%), “chimica” e “siderurgia” (entrambe +6,5%). Solo i settori “tessile”, “abbigliamento” e “mezzi di trasporto” evidenziano un calo della produzione (rispettivamente -4,6%, -4% e -0,3%)3.Rispetto a fine giugno 2016, l’occupazione industriale a Lecco è calata dello 0,4%, mentre in Lombardia si evidenzia una leggera crescita (+0,5%).
Continua la performance positiva dell’artigianato, anche se con variazioni inferiori rispetto al primo trimestre; le variazioni tendenziali di produzione, ordini e fatturato delle imprese lecchesi si sono attestate, rispettivamente, a +2,7%, +2,5% e +2,5% (contro il +5,5%, +5,3% e +6,6% della scorsa indagine).

Nel primo semestre del 2017 l’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 107,1 (media 2010=100), con un aumento del 4,1%; quello degli ordini a 104,9 (+4%) e quello del fatturato a 107,9 (+4,6%). Tutti e tre gli indicatori sono di oltre 10 punti superiori rispetto alla media lombarda (rispettivamente 95,6, 93,9 e 97,1).

Rispetto al 2° trimestre 2016, solo “abbigliamento” e “carta-stampa” fanno registrate un decremento della produzione (rispettivamente -13,6% e -0,1%), mentre i settori con le migliori performance sono: “gomma-plastica” (+10,8%) “, meccanica” (+4%) e “minerali non metalliferi” (+3,3%)5.

Si evidenzia una crescita dell’occupazione artigiana lecchese: +3,5% rispetto al 2° trimestre 2016, dato superiore a quello regionale (+1%)

Segnali contrastanti arrivano dal comparto del terziario. Nel commercio, dopo vari trimestri di ripresa del volume d’affari, la variazione tendenziale è negativa di quasi 4 punti percentuali (contro l’aumento del 3,9% regionale); viceversa, nei servizi, continua la crescita (+5,5%, contro il +9,1% regionale).

Nel 2° trimestre 2017 il commercio ha registrato una crescita tendenziale dell’occupazione (Lecco +3,5%; Lombardia, +1,1%). Il saldo tra le imprese lecchesi che hanno dichiarato un aumento e un calo degli ordini a fornitori rispetto al 1° trimestre 2016 è negativo (-28,6%, contro il -17,7% regionale). I servizi evidenziano un calo dell’occupazione (-1,3%, contro il +2,7% lombardo).

I fallimenti in provincia sono in diminuzione: nel primo semestre 2017 sono stati 27, -34,1% rispetto al periodo gennaio-giugno dello scorso anno (Lombardia -11,8%; Italia -15,3%); viceversa, aumenta l’importo dei protesti: da quasi 1,5 a oltre 1,6 milioni di Euro (+8%);
La nostra provincia evidenzia il calo delle ore totali di cassa integrazione autorizzate dall’INPS più elevato tra le province lombarde: -68,2%, attestandosi a poco meno di 900.000 ore (Lombardia -57,4%; Italia -44,3%).

In particolare, la cassa ordinaria passa da oltre 1.000.000 di ore a poco più di 400.000 (-61,2%)6, quella straordinaria da quasi 1.500.000 a poco più di 400.000 ore (-73%)7 e quella in deroga da quasi 300.000 a meno di 100.000 ore (-67,9%)8;

A fine giugno 2017 le imprese registrate sono 26.4849 e nel primo semestre 2017 il saldo tra imprese nate (826) e cessate (867) è negativo: -41 unità. Il numero delle aziende registrate è calato dello 0,2% rispetto a fine giugno 2016, contro il +0,3% regionale e il +0,2% nazionale.