Era il 1840 quando Pietro Odobez, emigrante francese, rilevò l’officina di forgiatura di via Panigada a Rancio
L’azienda leader nel settore della forgiatura oggi si trova a Pasturo e ha visto l’ingresso della settima generazione
LECCO/PASTURO – Bisogna tornare indietro di ben 185 anni per raccontare la nascita dell’Industria Metallurgica Odobez. Era il 6 gennaio 1840 quando Pietro Odobez, cittadino francese emigrato in Italia nel 1830, diede vita a Lecco, sulle sponde del torrente Gerenzone, a una azienda che sarebbe diventata una delle più storiche del territorio e simbolo della sua vocazione metallurgica.
Pietro Odobez iniziò a lavorare come fabbro e forgiatore, fino al 1836, presso la Ditta Antonio Badoni. Dal 1836 al 1840 prestò opera presso la Ditta Fratelli Carrera di Vittore a Rancio di Lecco, in Via Panigada, dove si stabilì con la famiglia. Nel 1840 non avendo figli maschi, Vittore propose a Pietro di rilevare l’intera officina. Pietro Odobez accettò e subentrò ai signori Carrera con i suoi due figli maschi, Pietro e Giovanni.
All’epoca Lecco, facendo parte del regno Lombardo Veneto, era sotto il dominio Austriaco e la produzione era molto legata alle situazione storico/politica caratterizzata da numerose guerre. Cominciò subito a dedicarsi alla produzione di manufatti bellici, agricoli e edili quali componenti d’artiglieria, baionette, morse da fabbro, mazze, badili, tenaglie, realizzati attraverso l’utilizzo di magli testa d’asino, di fucine a carbone, di mole di silicio e attrezzature varie, tutte azionate con ruote di legno idrauliche, con acqua derivata dal torrente Gerenzone tramite una fiumicella. Tutte queste componentistiche erano interamente prodotte a mano e la loro realizzazione poteva richiedere anche più di una settimana.
Pietro Odobez morì nel 1855 e i figli continuarono l’attività del loro padre. Nel frattempo, tra il 1860 e il 1871, parteciparono alle campagne con Giuseppe Garibaldi. Fino al 1900 tutti gli Odobez mantennero la cittadinanza francese. Nel corso del ‘900, con le innovazione tecnologiche, i magli a testa d’asino vennero sostituiti da magli autocompressori e, in seguito, da presse oleodinamiche, mentre i forni a carbone lasciarono il posto ai forni a metano. Inoltre l’azienda cominciò ad acquisire le prime certificazioni di sistema e prodotto.
Tappa fondamentale della storia più recente dell’azienda fu il 1961 quando si costituì la Ditta Odobez S.p.A. dove, gradualmente, la produzione venne riconvertita in forgiatura di acciai comuni, speciali e superleghe. Fu dismessa la produzione di morse con gambo e di altri attrezzi che non erano più competitivi. Nell’anno 2000 la Ditta Odobez s.r.l., compie 160 anni di fondazione, è in questa occasione che la nuova Industria Metallurgica Odobez s.r.l. , conosciuta oggi con l’acronimo IMO, si trasferisce a Ballabio, in Valsassina, dove grazie a ingenti investimenti affianca al reparto forgiatura un’efficiente officina meccanica in grado di offrire lavorazioni di tornitura, fresatura, alesatura e rettifica.
Nel 2017 IMO (Industria Metallurgica Odobez) fa un altro passo che la proietta verso il futuro trasferendosi in una nuova e moderna struttura a Pasturo, ancora più vicina al cuore della Valsassina, e rimane amministrata dalla Famiglia Odobez con Giovanni, Stefano e Roberto. Il passaggio segna un potenziamento delle proprie capacità produttive affiancando alle due presse da 650 e 1800 tonnellate, una nuova pressa da 5000 tonnellate, due forni e un manipolatore da 30 tonnellate Il tutto disposto su una superficie di 10.000 metri quadri, dei quali 6.000 coperti. Nel 2023 IMO acquista una nuova area industriale di 6.400 metri quadri adiacente a quella attuale dove, entro il 2026, prevede di realizzare un nuovo stabilimento di circa 4.000 metri quadri coperti.
Dopo 185 anni l’Industria Metallurgica Odobez è sempre amministrata dalla famiglia Odobez e, con l’ingresso in azienda di Lorenzo (figlio di Giovanni), ha raggiunto la settima generazione.