Oggi, martedì, si è aperta la trattativa sindacale. Chiesto un nuovo confronto con la Regione
“L’obiettivo è la ricollocazione e occupazione di tutti i dipendenti coinvolti”
OSNAGO – “Dalla proprietà proposte insufficienti. Il presidio davanti ai cancelli va avanti”. Non si ferma la protesta dei 70 dipendenti della Voss Osnago, in presidio permanente notte e giorno da ormai diverse settimane per dire no alla chiusura dello stabilimento di via Stoppani e al trasferimento dei macchinari all’estero.
Oggi, martedì 12 gennaio, si è aperta la trattativa sindacale. Un appuntamento importante arrivato dopo che la proprietà aveva disertato, durante le prime settimane di picchetto, gli incontri istituzionali in Provincia e in Regione. Settimana scorsa, la svolta quanto meno nell’atteggiamento (visto che sulle decisioni non sono stati registrati cambiamenti) con la partecipazione prima all’incontro convocato dai rappresentanti dell’unità di crisi di Villa Locatelli e poi all’audizione online della IV Commissione del Consiglio Regionale.
L’incontro odierno ha lasciato la delegazione sindacale ancora insoddisfatta: “L’azienda ha fatto proposte insufficienti alla soluzione della vertenza – precisano Cisl, Cgil e le Rsu – Abbiamo ribadito che l’obiettivo è la ricollocazione e occupazione di tutti i dipendenti coinvolti, tramite diversi strumenti tra cui percorsi che consentano una continuità lavorativa anche tramite la ricollocazione e reindustrializzazione del sito, con anche risorse da parte dell’azienda”.
I sindacati hanno intenzione di confrontarsi nuovamente con Regione Lombardia per valutare le possibilità per trovare soluzioni complessive.
“Il presidio continua finché non si raggiungerà un percorso condiviso tra le parti”.

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