BERGAMO – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo hanno messo i sigilli ad uno studio medico oculistico abusivo e dato esecuzione ad un decreto emesso dal Tribunale di Bergamo, che dispone il sequestro preventivo di euro 227.050 corrispondenti al profitto del reato derivante dall’esercizio abusivo della professione medica contestato al titolare dell’attività.
L’indagine è nata da un esposto presentato dall’ordine dei medici di Bergamo nei confronti di un sedicente medico chirurgo oculista di Treviolo. I Finanzieri, attraverso servizi di osservazione e con l’ausilio di riprese a distanza, hanno monitorato un notevole afflusso di persone presso un locale adiacente alla residenza dell’indagato. Una volta identificati i pazienti, sono state raccolte da loro diverse testimonianze che hanno consentito di confermare i sospetti.
È scattata, così, una perquisizione dei locali in uso all’indagato, all’interno dei quali è stato rinvenuto un vero e proprio studio oculistico, completo di attrezzature mediche anche elettroniche e di valore, numerosi medicinali, centinaia di schede mediche intestate a pazienti, blocchi di ricette in bianco e timbri riportanti il nominativo del sedicente professionista con l’indicazione di “medico chirurgo – specialista oculista”.
La perquisizione ha permesso ai militari di rinvenire anche contanti pari ad euro 227.050, custoditi all’interno di una cassaforte. Poiché l’indagato è risultato in possesso unicamente del diploma di ottico e non del titolo abilitativo di medico-oculista, lo studio, le attrezzature professionali, i medicinali, la documentazione e il denaro sono stati sottoposti a sequestro in quanto attinenti e frutto del reato di esercizio abusivo della professione medica.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle hanno permesso di ricostruire nell’arco temporale compreso tra il 2004 ed il 2020 oltre 2.044 visite eseguite su 632 pazienti.
Molti di essi hanno riferito che il sedicente oculista aveva formulato loro diagnosi, prescritto farmaci ed eseguito esami specialistici, richiedendo per ogni visita 50 euro senza rilasciare alcuna ricevuta fiscale. Dal 2008 il falso oculista è risultato anche un evasore totale, non avendo mai presentato le dichiarazioni e versato le imposte.
L’attività di servizio condotta da Magistratura e Guardia di Finanza s’inquadra nel più ampio dispositivo di polizia economico-finanziaria che vede il Corpo impegnato a contrastare ogni forma di illecito a tutela dei cittadini onesti, fenomeni di concorrenza sleale e comportamenti evasivi a salvaguardia del bilancio dello Stato.