COMO – Nelle scorse ore, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli della Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Ponte Chiasso, nell’ambito di un’attività di indagine sui trasporti transfrontalieri di rifiuti, hanno sequestrato un carico di 20 tonnellate di particolato di metalli ferrosi e l’autoarticolato che li trasportava, per violazione della normativa sul trasporto dei rifiuti.
Durante il controllo, i funzionari di dogana hanno rilevato l’incongruenza tra l’itinerario di viaggio seguito dal trasportatore, l’origine UE della merce dichiarata in fattura e l’indicazione di una società svizzera quale soggetto “generatore di rifiuto” riportata sul documento accompagnatorio della spedizione (il cosiddetto Allegato VII).
Gli agenti hanno proceduto alla visita dell’autoarticolato, riscontrando, inoltre, una differenza qualitativa della merce, dichiarata come “ritagli, sfridi o lingotti” ma che si presentava, in realtà, come scarti, sotto forma di polveri di metalli ferrosi.
I sospetti sull’incongruenza dell’intera operazione, che seguiva di pochi minuti una operazione in esportazione verso la Svizzera dell’identico carico, sono stati confermati dalle dichiarazioni spontanee rese dall’autista, il quale ammetteva di non avere mai eseguito la consegna in Svizzera, avendo ricevuto precise istruzioni dal proprio titolare di riportare la merce tal quale in Italia, scortata da nuovi documenti forniti da un intermediario svizzero, per la consegna definitiva del carico, in realtà generato in Italia, ad un soggetto economico italiano indicato come importatore definitivo.
Si è proceduto, quindi, alla denuncia del trasportatore per il reato di cui all’art. 259 del D. Lgs. n. 152/06 e al sequestro preventivo della merce e dell’autoarticolato.