ERBA – Faceva parte di una ‘locale’ di ‘ndrangheta di Erba il pluripregiudicato albanese tratto in arresto dai Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Como, responsabile dei reati di omicidio e occultamento di cadavere di Metaj Besnik, ritrovato seppellito nel bosco, a Eupilio, nell’aprile del 2017.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di una più complessa operazione, esito di un’indagine diretta dalla Procura Distrettuale di Venenzia, condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Trevisto con il coordinamento del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e i Carabinieri di Como in collaborazione con la Squadra Mobile di Reggio Calabria.
Le indagini, inerenti ad un vasto traffico di stupefacenti tra il Veneto, la Lombardia, la Calabria e alcuni stati esteri (Albania, Romania, Inghilterra e Germania), si sono concluse questa mattina, 8 giugno, con l’arresto di cinque persone e 12 perquisizioni domiciliari.
Nel corso dell’indagine, che si è protratta per circa due anni, sono stati sequestrati circa 350 kg di marijuana e 270 grammi di cocaina, nonché sostanze dopanti ed anfetamine, e sono state tratte in arresto in flagranza di reato 8 individui. Come emerso, il sodalizio criminale operava in diverse province del nord Italia e della Calabria.
Nel corso della stessa indagine uno dei membri del sodalizio criminoso, identificato per Metaj Besnik, era stato rinvenuto cadavere nei boschi di Eupilio, nell’erbese. A fare la macabra scoperta, per caso, era stato un gruppo di ragazzini delle scuole medie impegnati a ripulire l’area nell’ambito della Giornata del Verde Pulito.
Il corpo era stato parzialmente sepolto, era nudo e presentava dei colpi di arma da fuoco alla testa. Come ricostruito dagli inquirenti, l’omicidio sarebbe stato commesso per questioni legate al mancato pagamento di una partita di sostanza stupefacente.