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LECCO – “Siamo pronti per partire”. E’ il preside Carlo Cazzaniga in prima persona ad accogliere gli studenti del Parini che finalmente, dopo un’estate di incertezza e con una settimana di ritardo rispetto agli altri istituti, può finalmente iniziare l’anno scolastico.
L’intervento per mettere a norma la metà dei locali della scuola è andato a buon fine: “La scuola è agibile – è intervenuto il consigliere provinciale Rocco Cardamone, che in mattina ha effettuato un sopralluogo al Parini per verificare che tutto fosse in ordine – il personale dell’azienda incaricata ha lavorato tutta la domenica per completare le ultime opere, lo stesso ha fatto l’impresa di pulizie insieme ai bidelli. Sono state settimane intense, una vera corsa contro il tempo, ma ce l’abbiamo fatta”.
Circa 2200 metri quadrati di controsoffitti da mettere al riparo dal rischio di sfondellamento che gli esperti avevano riscontrato a fine giugno, nello studio dell’edificio scolastico che era stato commissionato dalla Provincia grazie ai fondi ricevuti attraverso un bando ministeriale.
“La ditta che ha effettuato l’intervento è andata anche oltre gli impegni contrattuali – ha proseguito Cardamone – hanno ben capito l’importanza del compito che gli era stato assegnato e della consegna nei tempi delle aule per rendere possibile l’avvio delle lezioni”.
Sono venticinque oggi le aule utilizzabili nell’edificio di via Giuseppe Badoni per altrettante classi, le restanti 19, sono state accolte in quattro vicine scuole, ovvero sei al Badoni, quattro al Fiocchi, cinque al Liceo Grassi e quattro anche alla Dante Alighieri, nonostante la provincia nei giorni scorsi avesse annunciato che non fosse più necessario il trasferimento nella scuola paritaria e della disponibilità di quelle quattro aule al Badoni.
“Non erano idonee ad accogliere il numero di studenti previsto” ha spiegato il preside Cazzaniga, ben contento di poter dare il via all’anno scolastico e di lasciarsi alle spalle due mesi di tensione e preoccupazione. “La vicenda poteva essere gestita diversamente fin dall’inizio – ha commentato lasciando trasparire una certa amarezza – Un plauso va anche al personale della scuola che ha fatto un lavoro fantastico affinché le lezioni potessero avere avvio”.
Alle 10 di lunedì il Parini ha riaperto le porte ai propri studenti ( negli istituti ospitanti le lezioni sono iniziate già alle 8.30) con qualche inevitabile disagio organizzativo: metà scuola è ancora inaccessibile e il preside si è dovuto armare di megafono per l’appello delle classi, accompagnate una alla volta nelle corrispondenti aule.
“L’impresa incaricata continuerà a lavorare e a inizio ottobre consegneremo altre sette classi – ha spiegato Cardamone – l’auspicio è poi quello di poter trovare nuove risorse e finanziare l’intervento conclusivo che vorremmo effettuare durante le vacanze natalizia in modo da poter rendere agibile tutto l’istituto con l’inizio del nuovo anno”.
