Operatori e esperti a confronto per rafforzare la prevenzione delle cadute e promuovere buone pratiche nelle strutture sociosanitarie
“Ats promuove la condivisione delle conoscenze per migliorare la risposta ai bisogni delle persone fragili”
MONZA – Al teatro Binario 7 di Monza si è tenuto un incontro dedicato alla gestione del rischio cadute in RSA e RSD, pensato come momento formativo ma, soprattutto, di confronto.
Ats Brianza ha organizzato il convegno “Risk Management in RSA e RSD: la gestione del rischio cadute”, durante il quale docenti provenienti da diverse esperienze e percorsi formativi hanno arricchito le conoscenze dei partecipanti, condividendo buone pratiche e aprendo prospettive di miglioramento per le realtà coinvolte.

Il corso ha posto l’attenzione sul tema delle cadute, una delle principali criticità nelle realtà come RSA e RSD. Secondo i dati dell’OMS, infatti, ogni anno circa il 30-40% degli anziani ospitati in RSA è vittima di almeno una caduta.
“Il tema affrontato – spiega la dott.ssa Elena De Giosa, Risk Manager di Ats Brianza e responsabile scientifico del convegno – è tra i più sentiti dagli operatori sociosanitari, che ogni giorno lo gestiscono in prima persona mettendo in campo conoscenze, esperienze e formazione. Proprio per questo, come Ats possiamo offrire un contributo concreto, stimolando il confronto, promuovendo la condivisione di buone pratiche ed esperienze e orientandole verso un costante miglioramento”.

Tra gli interventi, particolarmente toccante è stato quello del dott. Sgambetterra, Risk Manager di diverse strutture anche in Lombardia, che ha approfondito il tema della consapevolezza del rischio.
La dott.ssa Casè, Responsabile SS Vigilanza e Controllo Strutture Sociosanitarie di Ats Brianza e geriatra di formazione, ha invece messo in evidenza il legame tra invecchiamento, fragilità e disabilità. La dott.ssa De Giosa, insieme alla dott.ssa Moscheni, Risk Manager dell’Asst Sette Laghi, ha sottolineato il valore dell’incident reporting nella prevenzione e il ruolo centrale della comunicazione, sia tra operatori delle strutture, sia con residenti e caregiver.
Il dott. Pierangelo Mo e la dott.ssa Bellon, professionisti di Relyens, si sono concentrati sulla responsabilità delle strutture e degli operatori sanitari in caso di denunce da parte di parenti o ospiti. A destare particolare interesse è stata infine la relazione del dott. Matteo Nino Corgiolu, Direttore Sanitario della RSA Machiavelli, che ha condiviso la sua esperienza sull’utilizzo di un sistema di intelligenza artificiale per la prevenzione delle cadute.

“L’obiettivo di Ats Brianza – sottolinea la Direttrice Generale, dott.ssa Paola Palmieri – è quello di affiancare il territorio, promuovendo l’accrescimento delle competenze in tema di risk management e accompagnando le strutture verso un percorso di miglioramento continuo, in linea con le normative nazionali e regionali”.
“Crediamo sia fondamentale non solo programmare e governare il territorio seguendo le linee guida nazionali, né limitarsi al controllo o all’accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private, ma anche progettare e realizzare iniziative di promozione della salute pubblica, di prevenzione ed educazione sanitaria, favorendo al tempo stesso l’integrazione tra servizi sanitari, sociosanitari e sociali” sottolinea Palmieri.
Il dott. Antonio Colaianni, Direttore Sociosanitario di Ats Brianza, evidenzia: “Ats promuove la condivisione delle conoscenze affinché le strutture possano rispondere sempre meglio ai bisogni delle persone fragili, in un contesto socio-demografico ed economico che richiede risposte nuove rispetto al passato”.

Nelle conclusioni ha richiamato i principali punti su cui concentrare gli sforzi, ribadendo più volte il valore del Piano Sociosanitario Regionale, che individua le priorità da seguire, tra cui la prevenzione, elemento chiave per il mantenimento delle autonomie e della qualità della vita, oltre che per il ritardo della dipendenza funzionale.
Il corso ha visto la partecipazione di oltre 100 persone e ha suscitato grande interesse, con numerosi momenti di confronto, domande rivolte ai relatori e scambi di buone pratiche.

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