Con la Pasqua, turismo a gonfie vele sul lago. Albergatori soddisfatti

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Il rilancio del turismo, tante le prenotazioni per il weekend di Pasqua nel lecchese

Federalberghi: “Strutture piene. Hanno ripreso a viaggiare i gruppi e sono tornati anche gli americani”.

LECCO – La tanto attesa ripartenza del turismo è ormai una certezza e il fine settimana di Pasqua anche nel lecchese si sta dimostrando un trampolino di lancio di inizio stagione: c’è infatti grande soddisfazione tra gli operatori del comparto per le tante prenotazioni nelle strutture di chi ha scelto di trascorrere il periodo di festa sulla sponda orientale del Lario.

“Un weekend favoloso – ci dice Severino Beri, presidente di Federalberghi Lecco – tanti visitatori, bel tempo, gli alberghi sono pieni. Hanno ripreso a muoversi i gruppi, pur in maniera contenuta, e soprattutto sono tornati i turisti americani che da tempo non vedevamo. Si è tornato a viaggiare dunque e il trend in questo periodo per il settore è sicuramente positivo. Registriamo presenze anche dal centro Italia mentre chi arriva da altre zone più vicine a noi trascorre la giornata e poi fa ritorno senza pernottare”.

Considerazioni condivise anche da Silvia Nessi, assessore al turismo di Mandello e rappresentante della Federazione pubblici esercizi: “Le prospettive sono decisamente buone: le prenotazioni ci sono e i turisti stranieri sono sul lago già da qualche giorno, generalmente pernottano per più notti o per l’intera settimana. Anche le case vacanze sono piene o quasi in questi giorni e iniziano ad arrivare anche le prenotazioni per questa estate”.

Dal lago alla montagna, anche in quota il momento sembra sorridere agli operatori del settore: “La gente sicuramente si muove più che in passato e ne approfitta per stare all’aperto – ci dice Anna Bertuletti, presidente dei Rifugisti di Confcommercio – L’impressione è che Pasqua possa essere un ottimo periodo ma già durante l’inverno si sono avuti buoni riscontri, sopratutto in alcune località, dove l’affluenza ha sorpreso. Abbiamo visto soprattutto un grande ricambio generazionale, con tanti giovani che si sono avvicinati al mondo della montagna”.

Una ripresa che fa ben sperare dunque, con un unico grande neo e una preoccupazione per l’immediato futuro: “Le complessità che dobbiamo affrontare come aziende sono i rincari dei costi energetici che gravano in maniera forte sui bilanci delle strutture – spiega Fabio Dadati, presidente del Consorzio Albergatori Lecchesi – Energia e materie prime costano quattro volte di più rispetto al 2018 ed è qualcosa di incredibile. Con il Covid, poi, abbiamo scoperto quanto possano essere improvvisi i cambiamenti e non può che esserci timore quanto sta accadendo in Ucraina. La situazione potrebbe mutare di giorno in giorno”.