PIANI DEI RESINELLI – Chiesetta del “Sacro Cuore” gremita in occasione della messa di sabato sera, celebrata dal Cardinale Angelo Scola, per festeggiare il 70^ anniversario dei “Ragni di Lecco”.
Un’avventura, quella dei Ragni Lecco, che procede ininterrottamente dal 1946, quando Giulio e Nino Bartesaghi, Franco Spreafico e Gino Amati hanno dato vita ai maglioni rossi che da allora non si sono più fermati, portando il nome di Lecco in giro per il mondo: “compiendo imprese scalatorie di primaria importanza” come sottolineato dal Cardinale Angelo Scola.
Emozionato e felice il Cardinale Scola che, tornato nella sua Lecco, non ha mancato di ringraziare don Vittorio, parroco di Abbadia Lariana, per l’invito e di condividere con i fedeli presenti i ricordi della sua giovinezza lecchese, quando insieme ai suoi coetanei guardava con ammirazione ed entusiasmo i giovani Ragni.
“E’ con grande gioia che ho accolto l’invito a celebrare la Santa Messa ai Resinelli per i Ragni: un gruppo che tutti noi ragazzi lecchesi guardavamo con entusiasmo ed ammirazione. La vostra è stata un’esperienza profonda ed evocativa durante la mia giovinezza – ha spiegato il Cardinale Scola – e vedo, con piacere, che continua ad essere tale anche per le giovani generazioni. Durante la mia giovinezza ho potuto assistere alle imprese del Sammieto, del Mickley, oggi le cose sono molto cambiate, si parla addirittura di due scuole diverse: i rocciatori puri e la scuola dedicata alle imprese di alta montagna”.
“Oggi il Vangelo ci chiede di essere umili, e anche voi avete conosciuto l’umiltà, come quando avete dovuto fare ritorno a casa senza essere riusciti a conquistare la vetta, perché la montagna e la natura avevano avuto la meglio su di voi – ha continuato l’arcivescovo di Milano durante l’omelia – L’umiltà è una virtù che consente la pace e la giustizia, permette di le incomprensioni e i litigi all’interno della Chiesa, aprendo il dialogo nelle famiglie e nella nostra società, che, mai come ora, sta subendo una vero e proprio cambiamento epocale”.
Al termine della messa, accompagnata dal Coro Grigna degli Alpini di Lecco, il presidente Fabio Palma ha voluto ringraziare il Cardinale Scola per aver celebrato la messa in loro onore: “ Il Cardinale ci ha caricato di grosse responsabilità, ha parlato di umiltà, valori e diversità, solo negli ultimi anni i nostri ragazzi sono stati in Etiopia, Groellandia, Marocco e Cina, per noi quindi le montagne sono belle ovunque e come alpinisti siamo abituati a confrontarci e aprirci alle altre culture. Sentiamo il dovere di essere umili nelle cose che facciamo, non siamo eroi, andiamo semplicemente in montagna, vogliamo solo dare delle piccole gioie alle persone che ci seguono e speriamo di poterlo continuare a fare in futuro, grazie anche alle nostre giovani leve”.
Giovani leve rappresentate dalla piccola Valentina che il cardinale Scola ha voluto salutare personalmente, in rappresentanza di tutti quei giovanissimi, forse, emuleranno le imprese dei predecessori, portando il nome dei ragni e della città di Lecco sempre più in alto.
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