Il Lungolago di Lecco, tu, la morosa e un’infinità di topi!

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LECCO – Sfrecciano veloci resenti al balzello dello scalino, poi si fermano, riprendono la corsa per nascondersi sotto le barche e poi di nuovo via di corsa per scomparire con un tuffo in acqua. E’ un continuo andi e rivieni sul lungolago di Lecco, e non stiamo di certo parlando dei magnifici cigni o dei germani reali, bensì di topi, ratti o meglio pantegane.

A pochi metri, ma anche meno, dalle coppiette che si soffermano a mangiarsi un gelato o semplicemente ad ammirare il bel panorama lacustre in una cornice romantica decisamente unica al mondo, i ratti scorazzano allagramente. E se si ha la pazienza di soffermarsi in zona, può capitare persino di assistere a scene del tipo: “O mio dio un topo!!!” con lei che si alza di scatto e… addio poesia!

Ce ne sono tantissimi, noi di Lecconotizie in una sola ora di perlustrazione che abbiamo compiuto lunedì sera, nel tratto compreso tra la piattaforma galleggiante e l’imbarcadero, ne abbiamo contati più di dieci. Sono di varie dimensioni, qualcuno piccolino, ma certi sono belli grassocci e dalla caratteristica coda lunga. Addirittura siamo venuti a conoscenza da alcuni esercenti della zona che capita anche di vederli scorazzare nottetempo in piazza Cermenati e nelle viuzze attigue, mentre pochi giorni fa un topastro un po’ avventato è addirittura caduto dal tetto di una casa finendo a pochi metri dai tavolini di un bar.

Durante il nostro sopralluogo abbiamo attirato l’attenzione di qualche passante che, incuriosito, si è fermato chiedendo cosa stessimo cercando: “topi”, la risposta. Reazione schifata e sorpresa per alcuni che hanno fatto un passo indietro chiedendo comunque informazioni in merito, ma c’è chi ne sapeva ben più di noi. “Ce ne sono un’inifinità – ci ha spiegato un ragazzo – sono soliti nascondersi sotto le barche per poi schizzare fuori a grande velocità. A differenza di quel che si può credere ne sbucano parecchi quando c’è molta gente perchè ovviamente trovano più scarti di cibo”. Nel nostro appostamento abbiamo stuzzicato anche la curiosità di una giovane coppia milanese: “Cosa state cercando?”, ci chiede lei… “Dei tipetti che solitamente le donne non amano molto… topi” le abbiamo risposto, e con grande sorpresa la ragazza, per nulla colpita, si è addirittura soffermata qualche istante con noi individuandone anche un paio, “Eccolo, eccolo… è lì!” ci ha suggerito e infatti uno dei protagonisti della serata se ne stava bel bello in riva al lago a rosicchiare chissà che.
Visto la curiosità che destano, sarà il caso di iniziare ed annoverarli tra le attrazioni turistiche lecchesi?