LECCO – Corsa contro il tempo per salvare le lezioni al Parini: la Provincia ha deciso di adottare una procedura di urgenza e assegnare entro il 31 agosto i lavori per la sistemazione della scuola.
“All’indomani di quella data, la ditta che verrà incaricata dell’opera potrà avviare da subito gli interventi” annuncia il consigliere provinciale Rocco Cardamone.
I lavori, per una spesa complessiva sarà di 155.000 euro, interesseranno 22 aule, connettivi e uffici di segreteria tra piano terra e secondo piano per una superficie di 2.200 mq di plafoni che saranno messi in sicurezza; la durata dei lavori sarà di 18 giorni. L’anno scolastico al Parini dovrebbe iniziare in ritardo rispetto agli altri istituti superiori, il 19 settembre anziché il 12 come è invece per le altre scuole.
Praticamente saranno disponibili la metà delle aule necessarie ma, almeno, è stato scongiurato il rischio di dover cercare un altro immobile dove sistemare tutti gli oltre 1200 studenti della scuola. “Già questo è un ottimo risultato – sottolinea Cardamone – Il vicino istituto Badoni ha messo a disposizione alcune aule e se verrà deciso un turno pomeridiano lo si farà comunque nello stesso istituto Parini, senza cercare altri tipi di soluzioni. Nel frattempo, se avessimo disponibilità ulteriori con il nuovo bilancio, agganceremmo a questi lavori quelli ulteriori per completare la messa in sicurezza dell’intera scuola, quindi delle restanti aule”.
Questa la soluzione decisa negli incontri che mercoledì hanno coinvolto gli amministratori e i tecnici della Provincia.
“In queste settimane abbiamo lavorato in modo scrupoloso e con senso di responsabilità – spiegano il presidente Flavio Polano e il consigliere Marinella Maldini – Abbiamo cercato di fare tutto il possibile per evitare la chiusura prolungata della scuola, il trasferimento e i doppi turni in altri istituti, limitando così i disagi agli studenti, alle loro famiglie e al personale della scuola. Come già espresso in precedenti occasioni la vicenda è molto complessa e delicata, con aspetti legati alla sicurezza e all’incolumità degli utenti della scuola, aspetti tecnici, contabili e procedurali che l’attuale situazione in cui si trova la Provincia, non certo per proprio volere, ha reso ancora più complicati; perciò la soluzione che abbiamo adottato ha dovuto per forza tenere conto di queste variabili diverse”.
“Il nostro obiettivo – concludono – è sempre stato quello di attuare interventi graduali e meno impattanti per le famiglie, compatibilmente con le valutazioni tecniche e garantendo le condizioni di massima sicurezza, sistemando più aule possibili attraverso una soluzione nel breve termine che comporterà lo slittamento dell’inizio delle lezioni di una sola settimana”.