Aperto il cantiere che darà nuovo splendore al cineteatro dell’oratorio di Lecco
“Sarà una nuova piazza, quella della cultura e sarà aperta alla città”
LECCO – E’ uno dei luoghi che più hanno affascinato i frequentatori dell’oratorio San Luigi di Lecco, lo storico cineteatro parrocchiale Aquilone, con oltre un secolo di storia alle spalle ed ora con un nuovo futuro che lo vedrà protagonista tra i luoghi della cultura in città.
E’ proprio questo l’obiettivo della Comunità Pastorale che ha deciso di valorizzare la vecchia sala riuscendo a recuperare le risorse necessarie per i primi interventi (900 mila euro) attraverso i bandi di Cariplo (450 mila euro) e Regione Lombardia (200 mila euro) e la donazione di un privato.
Bandi, quelli di Fondazione e Pirellone, destinati a sostenere la riapertura di sale cinematografiche in disuso o da ristrutturare.
“La vita di questo teatro non è mai finita – ha raccontato don Filippo Dotti, intervenendo alla presentazione dei lavori – prima dell’emergenza Covid, un gruppo di ragazzi aveva costituito una piccola compagnia teatrale e utilizzavano questo palco per le prove. Ricordo la prima volta che sono entrato qui, è stata una grande emozione. Nonostante sia ammalorato dal tempo, conserva un grande fascino. Quando i lavori saranno conclusi, con il rifacimento degli impianti, la sala potrà essere usata anche d’inverno”.
Gli interventi previsti
La particolarità dell’edificio, edificato nel 1903 su progetto dell’arch. Giulio Amigoni, è la cappella neogotica realizzata pochi anni dopo, situata nell’ala opposta dello stabile.
Il cantiere è aperto e i lavori sono affidati all’impresa di costruzioni Colombo Lilliano di Mandello del Lario. Come spiegato dal team di progettisti che ha lavorato all’intervento (Arch. Enrico Albini e Roberto Spreafico, P.I. Pierluigi Gandolfi, P.I. Sergio Bosisio, Ing. Erminio Sirtori) il restauro terrà conto delle specificità storiche dell’edificio, con un adeguamento dell’impiantistica e una riqualificazione tecnologica per l’attività cinematografica.
In sala, 150 mq complessivi, saranno installati 92 posti a sedere, divisi in 8 file per 12 sedute ciascuna, con postazioni dedicate ai disabili. In galleria saranno ricavati altri 46 posti. Saranno inoltre realizzati i servizi igienici, la biglietteria e un punto bar; sarà sistemata la cabina regia e installato uno schermo per proiezioni di 5m x 8m, oltre ad un impianto audio di tutto punto. Ulteriori lavori, alla struttura scenica del teatro, saranno previsti in successive fasi.
Il cineteatro si apre alla città
L’intervento più simbolico sarà la collocazione dell’ingresso principale in via Parini, anziché dal lato dell’oratorio, una scelta voluta dalla parrocchia per ‘aprire’ il cineteatro alla città.
“Non pensiamo a questo spazio come qualcosa di chiuso ma vogliamo che sia uno dei motori della città – ha spiegato il prevosto, mons. Davide Milani -Riapriamo la sala alla comunità e non sarà solo un cinema o un teatro, ma un centro di elaborazione culturale. Non La casa della Cultura, accanto a quella della Carità, che stiamo realizzando, e la casa dell’Educazione, l’oratorio”.
“Qui nascerà una nuova piazza di Lecco, vicina alle piazze del centro storico, ma diversa – ha proseguito il prevosto – non una piazza dove trovarsi per affari, bere o mangiare, ma dove trovarsi per ragionare sull’uomo. Non perché è un’iniziativa della Chiesa allora ci saranno monologhi cattolici, sarà dato spazio a ciò che vale, alle parole che restano e che sanno dare uno sguado sulla vita”.
Nessun soldo dei parrocchiani è stato speso
Alla presentazione dei lavori erano presenti anche Mario Mozzanica ed Enrico Rossi di Fondazione Cariplo, ente che, attraverso il bando, ha premiato il progetto dell’oratorio di Lecco con l’importante finanziamento.
“E’ importante dirlo – ha proseguito mons. Milani – per questi lavori non sono stati spesi soldi della parrocchia e dei parrocchiani, i fondi raccolti dalla comunità sono destinati al nuovo oratorio. In questo caso abbiamo saputo cogliere le occasioni rappresentate dai bandi e ottenere preziose risorse che ci permetteranno di dare valore a questo luogo”.