Vaccini antinfluenzali: al via la somministrazione a piccole tranche

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La prima tranche è rivolta a una piccola fetta di pazienti con patologie più a rischio per le complicanze da influenza

FederFarma Lecco: “Nessuna dose è ancora disponibile per la vendita ai privati. Ai clienti diciamo di ripassare a metà novembre”

LECCO – Le dosi, per ora, sono poche e distribuite alla spicciolata ai medici di base che, avendole già prenotate, le possono somministrare ai pazienti giudicati più a rischio. 30 per ogni dottore per questa prima settimana, a cui se ne aggiungono 20 la prossima fino ad allargare, a mano a mano, il campo. Il grosso delle dosi arriverà solo più avanti, probabilmente a novembre, con l’arrivo di nuove forniture.

“Il vaccino antinfluenzale: un alleato importante”

E’ partita a piccole tranche la campagna di vaccinazione antinfluenzale, promossa dalla Regione Lombardia e resa ancora più importante quest’anno vista la forte ripresa dei contagi da Covid 19, virus dai sintomi molto simili da quelli prodotti dall’influenza stagione. Non a caso, sul sito dell’Ats Brianza, la vaccinazione antinfluenzale viene definita un “alleato importante” in un momento di emergenza sanitaria come questo, sottolineandone la strategicità per le persone ad alto rischio, “sia per la tutela della loro salute che per distinguere la diagnosi dei casi sospetti di covid dai casi di influenza”. Ragioni che hanno spinto il Pirellone a promuovere una massiccia campagna sull’importanza della vaccinazione, sottolineando le categorie prioritarie, per cui è prevista la somministrazione gratuita.

Le prime (e poche) dosi riservate a soggetti affetti da patologie più a rischio

Nella prima fascia, con somministrazione in partenza il 19 ottobre, sono stati compresi i soggetti affetti dalle patologie, indicate nella circolare del ministero della Salute del 4 giugno 2020, come ad esempio persone affette da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, che aumentano il rischio per le complicanze da influenza. Solo 30 però le dosi riservate, in questa prima settimana, a ciascun medico di base lombardo che ha potuto iniziare a ritirare il vaccino da martedì nelle farmacie del territorio. Settimana prossima seguiranno altre 20 dosi e così a scaglioni di 20 e 30 vaccini per medico, dal 2 e dal 5 novembre.

La seconda tranche di vaccinazioni in sinergia con le Asst

Piccole tranche di vaccinazioni, effettuati dai medici di base in ambulatorio, a cui seguiranno poi, a novembre, quelle riservate ai pazienti fragili, affetti da patologie croniche, ai loro conviventi e contatti e alle donne in gravidanza. Per loro la somministrazione avverrà, come si legge sul sito di Ats Brianza, presso i centri vaccinali di Asst, che dovranno mettere a disposizione, sul sito web, modalità di prenotazione, giornate e orari di apertura.

Poi la campagna a tappeto per gli over 65

Dalla metà di novembre sarà il turno delle persone di età uguale o maggiore di 65 anni, che verranno vaccinati dal proprio medico di medicina generale, presso l’ambulatorio o negli spazi messi a disposizione dai Comuni. A seguire, saranno vaccinati gli operatori sanitari e i bambini fino a 6 anni di età, e successivamente la vaccinazione sarà promossa anche tra le persone di età dai 60 ai 64 anni, non affette da patologia.

Gallera: “Stiamo rispettando il cronoprogramma”

Un calendario legato a stretto giro dalle tempistiche con cui verranno consegnate le dosi di vaccino. Un tema, quest’ultimo, che è stato oggetto anche dell’audizione che si è tenuta mercoledì in Regione. Dal canto suo l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera ha fatto sapere che la Lombardia sta rispettando totalmente il cronoprogramma delle vaccinazioni. “In quattro giorni, dal 19 ottobre, ai Medici di famiglia sono state consegnate 153.074 dosi di vaccini – ha detto Gallera – . Di questi, 85.788 sono dosi di antinfluenzale e 67.286 di anti-pneumococco. Altre 127.489 dosi sono state già prenotate dagli MMG e saranno consegnate nelle prossime ore. Questi sono numeri ufficiali, che derivano dal sistema delle prenotazioni e della distribuzione”.

FederFarma: “Al momento non ci sono dosi per i privati”

Intanto, tra i cittadini serpeggiano domande, richieste di chiarimenti e dubbi. In tanti, in questi giorni, tra i cittadini che non rientrano nelle categorie a rischio, stanno bussando alle porte delle farmacie del territorio per chiedere se, come gli anni scorsi, sarà possibile effettuare privatamente la vaccinazione.
“Non sappiamo quando arriveranno le dosi che potremmo vendere ai privati, ovvero ai pazienti non a rischio che non rientrano nelle categorie protette” commenta Andrea Braguti, presidente di FederFarma Lecco. “Sono andato a controllare: lo scorso anno avevo venduto il primo vaccino antinfluenzale il 10 ottobre. Ora ai miei clienti dico di ripassare a metà novembre. Al momento non sono in grado di dare loro altre risposte e neppure avrebbe senso stilare una lista di attesa visto che non ho idea delle quantità che potranno essere riservate ai privati”.

Bisogna attendere, quindi, perché a scarseggiare, almeno al momento, è proprio la materia prima. “Al momento dosi non ce ne sono, a meno che, come scelto dalla Regione Lazio, non si rinunci a una parte della propria quota destinandola alla vendita anche attraverso una compartecipazione”.