Istituire un fondo regionale di rotazione finalizzato al finanziamento della ricostruzione, attingendo dalle risorse affluite nelle casse regionali attraverso l’opera di contrasto all’evasione; integrare i fondi disponibili delle misure del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) a sostegno delle imprese agricole colpite dal sisma, in particolare per quando concerne la misura legata alle spese di ammodernamento; valutare l’introduzione di forme di esenzioni parziali sui tributi regionali; predisporre specifiche iniziative per la tutela della filiera agroalimentare mantovana, con particolare attenzione alle problematiche che interessano il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano; attivare specifiche misure per il credito e per il sostegno finanziario alle imprese.
Sono alcuni dei punti contenuti nell’ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale, dopo una lunga e approfondita discussione che si è protratta fino al tardo pomeriggio. Il documento finale invita inoltre la Giunta lombarda a promuovere un modello di coordinamento che valorizzi e coinvolga gli enti locali e la Camera di Commercio mantovana, a prevedere una semplificazione della normativa urbanistica per favorire la ricostruzione degli edifici residenziali e industriali colpiti dal sisma, a incrementare le dotazioni a sostegno delle attività commerciali e turistiche, a intervenire in via prioritaria e immediata nell’ambito dell’edilizia scolastica al fine da garantire il regolare avvio delle lezioni a settembre, a contribuire al ripristino e alla messa in sicurezza delle infrastrutture viarie che hanno subito danni significativi e del patrimonio storico architettonico, anche attraverso il coinvolgimento di fondazioni e enti privati.
“Sono felice della risoluzione unitaria decisa dal Consiglio –ha dichiarato Giorgio Puricelli a nome del gruppo del Popolo della Libertà-. Per questo motivo ho deciso di ritirare il mio ordine del giorno che mirava a sensibilizzare l’Aula sulle difficoltà delle popolazioni colpite del terremoto: non ritengo accettabile che le vittime del sisma siano meno tutelate rispetto ai profughi che raggiungono il nostro Paese in cerca di condizioni di vita migliori, e il documento finale che abbiamo approvato rende merito a queste considerazioni. Ora il presidente del Consiglio Mario Monti intervenga al più presto per garantire un sostegno economico adeguato”.
“La Provincia di Mantova non può e non deve essere abbandonata dalle istituzioni –ha sottolineato il capogruppo della Lega Nord Stefano Galli-. I media hanno dato grande eco al dramma emiliano, ma hanno spesso glissato sulla situazione mantovana, certamente non meno drammatica; non ci sono terremotati di serie A o di serie B, ma esistono solo tante famiglie in difficoltà che in pochi istanti hanno perso la casa o il lavoro. La Lombardia, come di consueto, ha fatto molto: siamo però convinti che si possa fare ancora di più ed è per questo che chiediamo anche che i territori della Provincia di Mantova possano diventare temporaneamente zona franca, che siano esentati dal pagamento dell’IMU i proprietari delle seconde case che decidono di assegnare gli immobili alle famiglie terremotate e che vengano promossi accordi con le banche affinché siano temporaneamente sospesi i pagamenti delle rate dei mutui”.
“Il primo intervento è stato senz’altro celere e questo va riconosciuto all’amministrazione regionale e alla Protezione civile –ha evidenziato il Consigliere regionale mantovano del Partito Democratico Giovanni Pavesi-. Ora, però, bisogna passare alla fase della ricostruzione e per questo servono celerità, atti mirati e concreti, azioni sistematiche, di coordinamento, partecipate. Quindi, al di là delle decisioni già prese e avviate, servono altre scelte e altre risorse, mirate ad attivare funzioni sussidiarie. Per questo come Gruppo del Pd abbiamo presentato una mozione per la costituzione di un fondo di rotazione, indicando la cifra di 50 milioni di euro. Soldi che vanno destinati alle infrastrutture, alle scuole, agli insediamenti industriali, in base a una scala di priorità da decidere con la Provincia, i Sindaci e la Camera di Commercio”.
“Molto e bene è stato fatto in questa prima fase per contribuire a superare l’emergenza- ha spiegato il capogruppo dell’UdC Gianmarco Quadrini- e bene ha fatto oggi il Consiglio regionale a parlare con voce unica e compatta. Il nostro gruppo ha sollecitato in particolare la necessità che la Regione si faccia garante attraverso Finlombarda della disponibilità economica necessaria ai Comuni colpiti dal terremoto e ha chiesto che vengano rivisti i criteri per l’assegnazione degli alloggi Aler, in modo da privilegiare chi ha perso la casa in seguito agli eventi sismici recenti”.
“Oggi era utile e necessario che quest’Aula esprimesse un segnale forte e concreto –ha precisato Giulio Cavalli (SEL)- con uno stile sobrio e pacato, senza darsi meriti e senza lanciare accuse per eventuali disfunzioni riscontrate. Un segnale di maturità importante, con una sola nota di rammarico: serve una comunicazione maggiore e più mirata sui media nazionali per far capire che il terremoto non è stato solo un fatto emiliano, ma che ha colpito duramente anche la bassa Lombardia e il mantovano in particolare. Perché di questo forse ce ne siamo accorti solo noi lombardi”.
Soddisfatto per l’esito del voto di oggi anche Francesco Patitucci (IdV), che ha sottolineato come “in questi momenti così drammatici e delicati, non ci deve essere spazio per spaccature e divisioni ideologiche di nessun tipo. Obiettivo comune e condiviso di tutti deve essere solo quello di esprimere solidarietà concreta e fattiva alle persone colpite, senza strumentalizzazioni di parte”.
Durante il dibattito in Aula, sono intervenuti anche i Consiglieri regionali Enrico Marcora (UdC), Luca Gaffuri e Giuseppe Civati (PD), Davide Boni, Claudio Bottari e Cesare Bossetti (Lega Nord). Per quanto di loro competenza, hanno completato e integrato la relazione informativa di apertura del Presidente Roberto Formigoni gli Assessori regionali Romano La Russa (Sicurezza e Protezione civile), Margherita Peroni (Turismo e Commercio), Luciana Ruffinelli (Cultura), Giulio De Capitani (Agricoltura) e Carlo Maccari (Semplificazione e digitalizzazione).
Nel pomeriggio il parlamento lombardo ha approvato all’unanimità anche una risoluzione presentata da Davide Boni (Lega Nord) che chiede di promuovere il consumo dei formaggi a pasta dura danneggiati dal sisma, di favorire accordi con la media e grande distribuzione per l’acquisto di questi prodotti a prezzi concordati, e di prevedere iniziative di sostegno al comparto agroalimentare colpito dal terremoto.