Nuovo romanzo per Stefano Motta: è uscito “Le armi dei vinti”

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Il romanzo parte da un fatto di cronaca per guidare il lettore in un viaggio denso di avventura e suspence

“Le armi dei vinti” è un omaggio a tre vinti che attraverso la sconfitta sono diventati eroi

 

MERATE – Condensa in sé la rigorosa ricerca dei romanzi storici, l’adrenalina dei racconti di avventura e la suspence dei gialli. E’ uscito nelle scorse settimane per la casa editrice Giovane Holden “Le armi dei vinti”, il nuovo romanzo di Stefano Motta, scrittore brianzolo, noto nel Meratese per aver ricoperto fino al dicembre 2019 la carica di preside del Collegio Villoresi. “Non è il mio ultimo libro visto che la stesura risale a quattro anni fa – racconta Motta, che negli ultimi due anni ha dato alle stampe Lale, Di vento forte. Cercando un legno nella foresta ferita dalla tempesta Vaia e Latte e Ghiaccio – . Diciamo che rispetto ad altri lavori, questo aveva bisogno di sedimentare. Le sue pagine raccontano la storia intrecciata di tre “vinti”, che attraverso la sconfitta sono divenuti eroi”.

Senza rinunciare a una buona dose di autoironia, lo stesso autore, direttore artistico del Maggio Manzoniano Merate e membro della giuria del premio letterario Manzoni, lo definisce un best seller erudito da ombrellone, “e chissà che non lo diventi… un best seller”. Gli ingredienti per catturare il pubblico, alla ricerca in questi mesi estivi, di letture che scorrono veloci di pagina in pagina, calamitando però l’attenzione, ci sono tutti. Dalla storia del manoscritto rubato alla cattedrale di Santiago di Campostela a quella specie di croce che campeggia nella copertina del romanzo, come a voler indicare una traccia del lungo percorso da seguire lasciandosi sedurre da una vicenda che non è solo una caccia al tesoro.

Un romanzo di grande suggestione, insomma, che, alternando i toni lirici della grande epica e le intonazioni quotidiane, intesse i fili delicati delle storie di due dei più leggendari guerrieri della letteratura con lo spaccato di un contemporaneo vivace e avvolgente.