La vetta del Corno Regismondo illuminata dai Beck
L’iniziativa per Natale,’proseguita’ per augurare la guarigione ad un’amica del gruppo caduta in montagna
LECCO – Una nuova croce illuminata sul Corno Regismondo? Non esattamente. Il punto luminoso che, da prima di Natale, dal tramonto all’alba, ‘svetta’ tra il San Martino e il Monte Coltignone è ‘opera’ del Gruppo Beck di Lecco.
Posizionata prima di Natale
La luce che si vede dalla città è in realtà un semplice ‘faro’, posizionato dai Beck l’Antivigilia di Natale scorsa in occasione della fiaccolata del gruppo al Regismondo. “Inizialmente l’abbiamo messa in modo da illuminare la piazzola che si trova in cima – ha spiegato Gianmario Maver – poi però con gli altri membri del gruppo abbiamo concordato di ‘girarla’ verso la città, per essere visibile. Onestamente credevo durasse giusto quella notte e poi si si sarebbe scaricata, invece inspiegabilmente si accende ancora!”. La luce si attiva al calar del sole per poi spegnersi con l’alba. Dalla città, al buio, pare quasi una stella.
L’augurio di guarigione per un’amica
Ogni sera, così, guardando il gruppo del San Martino, si possono vedere tre luci ‘in scala’: dal basso la croce dei Pizzetti, quindi, a metà, quella del San Martino e infine il faro del Regismondo. Che oggi per gli amici Beck assume anche un altro significato, come spiegato da Maver: “Una nostra amica, Laura De Tomas Pinter, ha avuto un brutto incidente in montagna e si trova ora all’ospedale di Brescia. E’ appena uscita dal coma ma resta in una fase molto delicata. Dai primi di gennaio, quando è successo, facciamo spola Lecco-Brescia per andare a trovarla. Quella luce in vetta al Regismondo rappresenta per noi una sorta di augurio per la sua guarigione, vuole essere insomma una speranza”. Al momento, quindi, il Regismondo resta illuminato: “L’idea è di togliere il faro in primavera – ha concluso Maver – anche se in tanti ci hanno chiesto di lasciarlo lì. A quanto pare piace molto. Vedremo!”.