“In Grigna! Festival”, la cultura sale in montagna per un week-end

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Appuntamento sabato 7 e domenica 8 settembre in Grignetta

Un programma di qualità, nomi importanti e un omaggio a Riccardo Cassin

LECCO – “L’idea l’avevo in mente già da qualche anno. Girando per i sentieri delle Grigne mi immaginavo questa cosa del racconto itinerante”. A parlare è Alex Torricini, rifugista del Brioschi e, insieme Mattia Tettamanzi, gestore del rifugio Rosalba. Grazie all’incontro con Campsirago Residenza e Fondazione Cassin l’idea, piano piano, ha preso forma fino a diventare… “In Grigna! Festival”.

“Nonostante i festival, solitamente, vengano organizzati in città abbiamo voluto mantenere questa parola legandola all’espressione ‘In Grigna’: due parole che, chi frequenta un po’ la montagna, sente decine di volte al giorno. L’idea è quella di creare un appuntamento che possa continuare nel tempo”.

Il 110° anniversario della nascita di Riccardo Cassin e la collaborazione con la Fondazione Cassin sono stati l’occasione per dare un significato particolare al festival e fare un omaggio al grande alpinista legato a doppio filo con la Grigna.

Alex Torricini

Ne è nato un programma di grande qualità che porterà sulle nostre montagne personaggi di primo piano della montagna e della cultura. Un nome su tutti, Manolo (Maurizio Zanolla) con il suo libro Eravamo Immortali che dialogherà con Jacopo Merizzi. E poi, Marco Albino Ferrari, giornalista, scrittore, sceneggiatore, fondatore e direttore di Meridiani Montagne, insieme a Jacopo Bicocchi e Mattia Fabris, gli (S)legati, della Compagnia Atir Teatro Ringhiera, daranno vita a Le montagne parlanti, un inedito spettacolo-narrazione itinerante (quello “sognato” proprio da Alex Torricini) lungo il sentiero della Direttissima.

Sono tanti gli eventi in programma e molte le possibilità di partecipare: “Purtroppo, per questioni di sicurezza, lo spettacolo itinerante è stato limitato a 30 partecipanti e i posti sono andati esauriti in un attimo così come la possibilità di pernottare al rifugio Rosalba – spiega Torricini – Chi vuole, però, può salire in autonomia, magari dal sentiero delle Foppe, per partecipare agli eventi del sabato sera o della domenica che, ricordo, sono tutti gratuiti. Al rifugio Rosalba c’è comunque la possibilità di mangiare e poi, grazie alla collaborazione della Guide Alpine e del Soccorso Alpino, dopo gli eventi del sabato sera si potrà  scendere tutti insieme (è necessario portare un frontalino) dal sentiero delle Foppe fino al rifugio Porta dove ci sono ancora alcuni posti disponibili per pernottare”.

L’appuntamento è per sabato 7 e domenica 8 settembre (QUI IL PROGRAMMA COMPLETO): “I tempi stanno cambiando e i rifugi devono anticipare questo cambiamento creando un ambiente diverso – conclude Alex Torricini – Io sono convinto che si debba puntare sulla cultura. Una volta, attorno al tavolo di un rifugio, si raccontavano storie e oggi questo avviene sempre meno. Con questo festival l’idea è di sentire queste storie dalla voce di chi le sa ed è capace di raccontarle”.

 

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