Presentato il nuovo logo del cammino di 220 Km
Riunione operativa con i soggetti del progetto Interreg Italia-Svizzera
LECCO – Nasce il cammino internazionale “Le vie del viandante”, da San Bernardino (Svizzera) al centro di Milano. Un cammino storico che ha sempre messo in comunicazione la pianura del Po con la piana del Reno, il Mediterraneo con l’Europa.
Il progetto Interreg Italia-Svizzera riguarda 12 differenti sentieri e coinvolge 12 partner che questa mattina, sabato, hanno partecipato alla riunione operativa organizzata in Camera di Commercio. La presentazione era già avvenuta nel settembre 2018 a Palazzo delle Paure, oggi si è passati ufficialmente dalle parole ai fatti.
“La fabbrica ha iniziato la sua produzione” ha detto il Carlo Montisci, destination manager del progetto, o meglio, della Destination Management Organization (DMO) del prodotto turistico.
“La DMO è la fabbrica che trasforma la materia prima, nel nostro caso la rete di sentieri con tutte le sue peculiarità, in prodotto turistico – ha aggiunto Montisci -. Il prodotto turistico, però, ha una complessità che sta nel fatto di non avere un inizio e una fine, non posso metterlo in un magazzino, ma devo preparalo al momento e deve essere personalizzato altrimenti non viene acquistato”.
“Le ‘Vie del viandante’ sono il nostro prodotto turistico – ha aggiunto Montisci – ma nella nostra ‘fabbrica’ ci sono 650 imprese coinvolte direttamente (partner privati), 3000 imprese invitate alla commercializzazione, oltre 60 enti pubblici italiani e svizzeri e circa 200 associazioni sportive e culturali invitate; tutti soggetti che devono lavorare assieme per far funzionale la produzione”.
Nel solco del paragone con una fabbrica è rimasta anche l’assessore al turismo del comune di Lecco Francesca Bonacina: “La mappa del tracciato dà già il colpo d’occhio: vediamo un reticolo di sentieri tra Milano e San Bernardino, in Svizzera – ha detto -. E’ necessario lavorare sulle potenzialità non ancora espresse del territorio per costruire un prodotto turistico”. Se la materia prima è la rete di sentieri: “Questa materia prima va forgiata, ha bisogno di lavori e manutenzione. Poi serve un’impresa, la DMO, che possa dar vita a questo prodotto turistico – ha continuato -. Quindi l’offerta va organizzata, promossa, comunicata e raccontata per riuscire a vendere il prodotto”.
All’incontro ha partecipato anche Christian Vigne in rappresentanza del capofila svizzero Regione Moesa: “Dopo tanto lavoro si sta palesando il risultato finale che sarà entusiasmante. Questo progetto permetterà di arricchirci a vicenda. Mi ha fatto piacere constatare come all’interno del gruppo – ha scherzato – ci sia un’organizzazione ‘Svizzera’. Continuiamo così per offrire un prodotto valido al mercato”.
Presentato anche il nuovo logo che racchiude tutti i 12 sentieri che fanno parte de “Le vie del viandante”: “Oggi presentiamo un ‘marchio ombrello’ che racchiude in sè i marchi dei singoli sentieri coinvolti nella rete e che possono essere anche utilizzati singolarmente ma che rendono, in ogni caso, il nostro prodotto riconoscibile” ha detto Orietta Colturri, Communication Manager.
La mattinata è stata moderata da Massimo Gatti, project manager, e ha visto l’intervento di amministratori pubblici, enti e associazioni. Tra i presenti Carlo Greppi (presidente della Comunità Montana), Federico Bonifacio (presidente Parco Monte Barro), Fabio Dadati (presidente Lariofiere), Alberto Riva (direttore Confcommercio), Mara Kessler (Camera di Commercio) Stefano Gianola (rete d’imprese Montagne Lago di Como), Angelo Colombo (Pro Loco sponda orientale Lago di Como).
Le vie del viandante
- Via San Bernardino (dal San Bernardino a Roveredo)
- La Bocchetta di Camedo
- La traversata del passo Baldiscio
- La traversata del passo della Forcola
- La traversata della Bocchetta del Notar
- La traversata della Bocchetta d’Agnon
- La via Spluga
- La via Francisca (da Gordona a Sorico)
- Il sentiero del Viandante (da Colico a Lecco)
- Il sentiero di Leonardo (da Lecco a Milano)
- La via dei Monti Lariani (da Sorico a Como)
- La Strada Regia (da Como a Bellagio)
- La variante Somasca-Saina