“Sicuri in Montagna d’estate”. Torna la Giornata Nazionale per la prevenzione degli incidenti alpini

Tempo di lettura: 2 minuti
(Image by Hermann from Pixabay)

Un’iniziativa di CAI e CNSAS per informare e sensibilizzare sui rischi e sulle responsabilità legati alla montagna nel periodo estivo

“Anche quest’anno rinnoviamo le solite raccomandazioni, la montagna va vissuta sempre con responsabilità”

LECCO – Torna la Giornata Nazionale dedicata alla prevenzione degli incidenti più comuni in montagna durante la bella stagione, promossa dal Club Alpino Italiano (Cai) e dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas). L’appuntamento è per domenica 15 giugno.

L’evento diffuso, giunto alla 25esima edizione, cambia quest’anno denominazione: non più “Sicuri sul Sentiero”, ma “Sicuri in Montagna d’estate”. Questo nuovo nome riflette la crescente diversificazione delle attività praticate negli ultimi anni, che ha ampliato anche la varietà dei rischi. Oltre agli escursionisti, infatti, sulle Alpi e sugli Appennini aumentano gli appassionati di mountain bike e i frequentatori di vie ferrate e falesie.

“Sicuri in Montagna d’estate” propone decine di appuntamenti in numerose regioni italiane: all’inizio dei sentieri, vicino alle vie ferrate e alle falesie, i volontari di Cnsas e Cai allestiranno punti informativi dove sarà possibile ricevere consigli utili per ridurre i rischi di incidenti e assistere a dimostrazioni pratiche del Soccorso Alpino. “L’obiettivo è offrire un’informazione adeguata che favorisca una maggiore consapevolezza dei rischi e dei propri limiti nella frequentazione dell’ambiente montano” spiegano i responsabili dell’iniziativa.

“Anche quest’anno rinnoviamo le solite raccomandazioni, la montagna va vissuta sempre con responsabilità – afferma Elio Guastalli, coordinatore del progetto ‘Sicuri in Montagna’ – Il giusto equilibrio tra passione e prudenza è necessario per evitare di finire in situazioni di rischio incontrollabile”.

Guastalli sottolinea come oggi una delle maggiori preoccupazioni sia rappresentata dalla diffusione di informazioni non qualificate, che si aggiungono agli effetti della crisi climatica sulla stabilità di versanti, itinerari escursionistici e vie alpinistiche. “Non è raro osservare, soprattutto sui social e su alcuni siti web, che molte ascensioni alpinistiche di rilievo tecnico e ambientale vengano banalizzate come semplici ‘gite della domenica’, creando l’illusione che siano accessibili a tutti”.

Inoltre, Guastalli aggiunge: “Recenti episodi dimostrano come i contenuti di influencer, che puntano più ai like che a una vera cultura di montagna, possano scatenare un’affluenza incontrollata in luoghi montani belli ma estremamente delicati. Chi manca di sensibilità e responsabilità non solo non rispetta l’ambiente, ma spesso non possiede la preparazione e la prudenza necessarie per evitare rischi e pericoli”.

I dettagli dei singoli appuntamenti sono on-line al seguente sito: www.sicurinmontagna.it