Il Cai celebra l’alpinismo valmadrerese, nato a Pianezzo

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Da sinistra Ivan Anghileri, presidente Sev, Gianfranco Rusconi, presidente del Cai di Valmadrera e gli alpinisti Giorgio Tessari e Gian Maria Mandelli

Al rifugio Sev un’esposizione permanente dedicata alla storia dell’alpinismo valmadrerese

L’allestimento, composto da una quarantina di pannelli, è stato inaugurato sabato

VALMADRERA – Un’esposizione al Rifugio Sev a Pianezzo per ricordare gli itinerari di arrampicata aperti dagli alpinisti valmadreresi sulle severe pareti dei Corni di Canzo e del Moregallo. L’iniziativa del Cai di Valmadrera in collaborazione con la Società Escursionisti Valmadreresi è stata inaugurata ieri, sabato 3 ottobre, presso il rifugio dove sono stati esposti una quarantina di pannelli volti a ripercorrere la storia dell’alpinismo valmadrerese sulle montagne di casa.

“Avremmo dovuto organizzare questo momento prima ma il lockdown non ce lo ha permesso – ha fatto sapere il presidente del Cai di Valmadrera Gianfranco Rusconi – tutto è nato da una ricorrenza, i 40 anni della guida ‘Valmadrera, montagne e itinerari alpinistici’ scritta nel 1979 da Giorgio Tessari e Gian Maria Mandelli. L’ultima ‘edizione’ di quest’opera è la guida di arrampicata sui Corni di Canzo e Moregallo, uscita nel 2015 a cura del Cai di Valmadrera e Oggiono e della Scuola di Alpinismo Attilio e Piero Piacco”.

“L’idea – ha continuato Rusconi – è stata quella di celebrare il grande alpinismo valmadrerese attraverso i personaggi che ne fecero la storia, Dell’Oro, Darvini, Tessari, Mandelli, Rusconi e molti altri, per mantenerne viva la memoria. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso questo allestimento, oltre a Giorgio Tessari e Gian Maria Mandelli la Sev, Luciano Riva, Roberto Mandelli e Gianni Magistris“.

L’esposizione, permanente, è divisa in due sezione: una dedicata alla storia dell’esplorazione dei Corni e del Moregallo e una agli itinerari alpinistici. “Abbiamo voluto tenere viva la memoria – hanno spiegato Gian Maria Mandelli e Giorgio Tessari – su queste montagne è nato l’alpinismo di Valmadrera, per noi sono state palestra e scuola di vita. Speriamo che anche le nuove generazioni continuino a fruire di questa straordinaria possibilità, mantenendo gli itinerari puliti e percorribili e, perché no, portando avanti l’esplorazione”.

All’inaugurazione erano presenti anche l’assessore allo Sport del Comune di Valmadrera Marcello Butti e Ivan Anghileri, presidente della Sev: “Abbiamo subito accolto con entusiasmo la proposta del Cai di Valmadrera di ospitare qui in rifugio questa esposizione – ha commentato quest’ultimo – Pianezzo è il campo base degli alpinisti che amano arrampicare tra i Corni e il Moregallo, non poteva esserci location migliore”.