Il progetto Kibo, coordinato da Magnocavallo e documentato da Locatelli, porterà Luigi Degli Occhi sulla vetta del Kilimangiaro, un’impresa di inclusione
BALLABIO – Un’impresa straordinaria che unisce sfida, sport e inclusione sociale. Luigi Degli Occhi, quattordicenne con Disturbo dello Spettro Autistico, il 12 gennaio partirà dall’Italia con destinazione Tanzania, pronto a scalare il Kilimangiaro (5.895 metri), una montagna che, per un ragazzo come lui, rappresenta non solo un obiettivo fisico, ma anche un simbolo di superamento delle proprie difficoltà.
Al fianco di Luigi in questa avventura ci sarà Massimo Magnocavallo residente ad Oggiono e Presidente dell’Associazione ISupersportivi con sede nella stessa Oggiono, che ha ideato e coordinato il progetto. L’associazione, impegnata nell’utilizzare lo sport come strumento per l’inclusione e il miglioramento della qualità della vita di ragazzi con disturbi motori e cognitivi, ha dato a Luigi l’opportunità di intraprendere un percorso che lo ha portato a scoprire il mondo della montagna.
L’impresa del Kilimangiaro, che sembra quasi impossibile da realizzare, è infatti il culmine di un lungo e intenso allenamento che Luigi ha affrontato con determinazione. Grazie al supporto di Massimo, Luigi ha iniziato a camminare in montagna e, con il tempo, ha cominciato a scalare le vette delle Alpi, affrontando salite impegnative come quelle al Cevedale, Punta Giordani e Petit Flambeau. L’intensivo allenamento fisico è stato affiancato da un lavoro psicologico fondamentale per superare le sue paure e costruire la fiducia in sé stesso.
A documentare questa incredibile avventura, c’è il fotografo lecchese Alberto Locatelli, che seguirà Luigi e il suo gruppo durante il viaggio verso la vetta del Kilimangiaro. Le sue immagini racconteranno non solo l’ascesa fisica alla montagna, ma anche il percorso emotivo e umano che Luigi sta vivendo, fornendo un racconto visivo di un’impresa che va ben oltre la scalata stessa.
La preparazione di Luigi è stata possibile grazie al supporto di Focus Himalaya Travel, agenzia che ha organizzato l’ascesa al Kilimangiaro, e di altre realtà locali come Sport Specialist di Lissone, Banca Popolare di Sondrio e lo Studio Notarile Bailo Leucari di Tortona, che hanno fornito a Luigi il materiale tecnico per gli allenamenti e per la scalata vera e propria.
[Nel video le riprese della salita al Petit Flambeau al Monte Bianco effettuata il 31 ottobre come allenamento alla quale ha partecipato anche il mandellese Sandro Gilardoni]
Il progetto Kibo non è solo una sfida personale per Luigi, ma un potente messaggio di inclusione e speranza per tanti ragazzi che vivono situazioni simili. La montagna, inizialmente una barriera insormontabile, si è trasformata in un’opportunità di crescita, dove lo sport ha permesso a Luigi di superare i suoi limiti e di affrontare le sue paure, creando al contempo un legame forte con il suo gruppo di supporto.