Qualcosa si muove nell’area liberale moderata, infatti, sotto la spinta del lecchese Francesco Tisti, 35 enne contabile di Chiuso (Lecco), è nato il “gruppo di lavoro” chiamato “iLib” del quale fanno parte anche Cataldo Lippo, Filippo Magnani, Giuseppe Benignano, Luca Dell’Oro e Riccardo Pellegrino.
«iLib non appartiene a nessun schieramento politico – tiene a spiegare Tisti – e parte dal basso. Noi non abbiamo nessun responsabile, nessun coordinatore, nessun segretario, e siamo l’associazione di persone autenticamente impegnate per la libertà e per la diffusione delle idee liberali. Con questo gruppo di lavoro, vogliamo tentare di portare a Lecco un dialogo liberale, tramite riunioni, conferenze e manifestazioni aperte a tutti. Da qui abbiamo come obiettivo ultimo quello di tradurre in proposte concrete per la realtà locale le idee che ci vengono consegnate dalla grande tradizione del liberalismo. Sicuramente per noi libertà non è uno slogan, ma è l’obiettivo».
Tisti ha voluto specificare la natura di movimento dell’associazione, e le sue finalità: «Noi vogliamo, tramite un’azione di sensibilizzazione pubblica, aumentare la pressione nei confronti degli sprechi di uno stato ladro e oltraggioso dei diritti fondamentali dell’uomo. Non è un movimento rivoluzionario o antipolitico, vogliamo semplicemente denunciare lo schifo di questa partitocrazia, che porta a un ingente spreco di risorse pubbliche per accontentare le voglie di questo o quel partito, per pagare la pensione a qualche politico trombato, e che si fa beffe delle fatiche con cui noi cittadini dobbiamo affrontare il fisco, sperperando i nostri soldi. L’invito è rivolto quindi a tutte quelle persone che hanno voglia di dare un contributo attraverso la propria passione, le proprie idee e le proprie esperienze. Con questo gruppo di lavoro, vogliamo portare a Lecco un “pungolo” autenticamente liberale, che manca da troppo tempo».
La prima manifestazione de iLib sarà un volantinaggio che si terrà martedì 14 febbraio, alle 21, fuori dalla sala civica di Merate, per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dell’arrogante rapporto stato e cittadini nella gestione di servizi di pubblica rilevanza.