Botta e risposta a lunga gittata (in termini di tempo) tra il capogruppo dell’Italia dei Valori Ezio Venturini e il presidente del Consiglio Alfredo Marelli (PD) in merito alla proposta sull’Amministratore di sostegno. Il 6 gennaio scorso Venturini si domandava dove fosse finita la “famosa proposta del PD”, proseguendo “Ogni scusa è buona, per scongiurare ogni vero cambiamento e azionare meccanismi gattopardeschi che, fingendo di cambiare tutto, alla fine lasciano le cose come stavano”. (vedi l’intervento su Lecconotizie).
Sull’argomento, Marelli, a distanza di poco meno di una settimana, tiene a fare chiarezza, spiegando: “L’ordine del giorno non è ancora stato sottoposto all’esame del Consiglio comunale proprio a seguito di una richiesta formulata in Commissione e appoggiata anche dallo stesso consigliere Venturini. Oltre a chiedere emendamenti all’ordine del giorno, il consigliere Venturini ha sostenuto anche l’opportunità di rinviare e approfondire l’argomento prima che venga portato in Consiglio. Per quanto riguarda i tempi delle decisioni in Consiglio, è stato formalmente chiesto al Ministero competente un chiarimento riferito alla validazione delle firme e l’Amministrazione comunale sta verificando con l’Ordine dei Notai la possibilità di una collaborazione per dare risposta al problema dell’autenticazione delle firme. Questi sono sostanzialmente gli approfondimenti richiesti in Commissione, e appena avremo le risposte provvederò, come presidente, a iscrivere l’argomento per la discussione e la votazione. Il consigliere Venturini avrebbe potuto avere queste informazioni direttamente. Le mie precisazioni servono solo per informare i cittadini”.