Antenna di telefonia a Sartirana, Cambia Merate: “Serve il regolamento”

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La presa di posizione del gruppo di opposizione sulla vicenda dell’installazione di un’antenna di telefonia a Sartirana

La richiesta è quella di dotare il Comune di Merate di un regolamento per disciplinare l’arrivo di nuovi impianti

MERATE – Dotare il Comune di Merate di un regolamento per l’installazione e l’esercizio di impianti per la telefonia mobile per tutelare le zone di maggior pregio ambientale.
E’ quanto chiede, con una mozione protocollata nei giorni scorsi in Municipio, il gruppo di minoranza di Cambia Merate, entrando così nel dibattito suscitato dalla notizia della richiesta, da parte di un operatore privato, della posa di un’antenna a Sartirana.

“La materia dell’installazione delle stazioni telefoniche radio base è molto complessa” anticipa il capogruppo Aldo Castelli, ricordando come “ai Comuni è consentito adottare dei regolamenti per gestire e orientare le scelte degli operatori di telefonia, che il codice delle telecomunicazioni agevola moltissimo perché la copertura del territorio è ritenuta di prioritario interesse pubblico”.

Per Cambia Merate “l’assenza di un regolamento ha contribuito a generare la richiesta di un’antenna a ridosso del centro abitato a Sartirana”. Da qui la determinazione: “Occorre quindi, al più presto, che sia adottato questo strumento che consenta di guidare e indirizzare le richieste degli operatori sul territorio comunale, così da non subirle passivamente”.

In particolar modo i consiglieri di Cambia Merate ricordano che, se è vero che ai Comuni è vietato imporre limiti generalizzati come restrizioni riferite a intere zone del territorio oppure la prescrizione di distanze minime, è altresì consentito fissare criteri di localizzazione come quello di prevedere in via preferenziale alcune aree piuttosto di altre oppure di stabilire anche divieti di installazione, non generali ma puntuali su determinate aree, a tutela di particolari zone e beni di pregio paesaggistico o ambientale o storico artistico, purché sia possibile la localizzazione in aree alternative senza che ciò comporti difficoltà di funzionamento del servizio di telefonia. Non solo. E’ possibile prevedere limiti di installazione tesi a salvaguardare l’integrità paesaggistica di alcune zone particolari del territorio, anche in considerazione del fatto che gli impianti possono essere autorizzati “esclusivamente dopo verifica di compatibilità edilizia, urbanistica nonché di attinenza con i requisiti ambientali e tradizionali”.

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