Per il Comune di Lecco non ci sono stati sperperi di alcun tipo in ambito di consulenze e dati alla mano è pronto a dimostrarlo. E lo fa con una dichiarazione secca e diretta alla consigliere del Pdl Angela Fortino, rea, stando al documento giunto dall’Amministrazione, di aver divulgato un’informazione falsa.
“La notizia diffusa dal consigliere comunale Angela Fortino, secondo la quale l’Amministrazione comunale avrebbe finanziato – nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – consulenze per quest’anno pari a un costo di 2 milioni di euro, non corrisponde alla realtà”, spiega l’Amministrazione comunale attraverso una comunicazione ufficiale.
“Le consulenze del Comune – si legge nel documento – come noto e come approvato dal Consiglio comunale in sede di discussione del bilancio di previsione, per il triennio in corso 2011/2013 ammontano a 39mila euro, con una diminuzione della spesa di oltre l’80% rispetto al 2009, imposta peraltro dalla legge. Nello specifico, i contratti di consulenza riguardano tre figure professionali indispensabili per garantire alcuni servizi strategici ai cittadini, figure di alta professionalità che non è possibile trovare all’interno del personale comunale. Si tratta di un tecnologo alimentare per il servizio mensa, un archeologo e un naturalista, per garantire il funzionamento dei musei civici. Le cifre a cui ha probabilmente fatto riferimento più volte il consigliere Fortino riguardano invece somme che già erano state impegnate a bilancio negli scorsi anni (anche quando il consigliere Fortino era in maggioranza), mai utilizzate e pertanto confluite in avanzo. Si tratta di circa 1,2 milioni di euro, che nel passato erano stati destinati a bilancio per incarichi di progettazione mai affidati, e che oggi sono stati rimessi a disposizione per velocizzare la progettazione di opere pubbliche, anticipando il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione (questo grazie a uno strumento di bilancio chiamato Fondo di rotazione). Naturalmente non si tratta di consulenze ma di prestazioni di servizio, e l’affidamento degli incarichi da parte del Comune avverrà attraverso un bando a evidenza pubblica”.
Ma non è tutto perchè l’Amministrazine prosegue nelle dichiarazioni puntualizzando: “Altro errore in cui cade il consigliere Fortino è considerare risorse per consulenze i 360mila euro necessari per avviare la ricognizione del patrimonio comunale e gli atti conseguenti. Anche in questo caso si tratta di prestazioni di servizio e l’affidamento degli incarichi da parte del Comune avverrà attraverso un bando a evidenza pubblica. Non è più possibile, infatti, rinviare la messa in ordine della situazione di aree e beni in possesso del Comune, come lavoro fondamentale per il Piano di Governo del Territorio e il Piano delle alienazioni e valorizzazione dei beni comunali. Sulle consulenze del Comune di Lecco i numeri del bilancio parlano chiaro e dimostrano come una “falsa affermazione”, anche ripetuta più volte, non possa diventare realtà”.