“La politica oggi è allo sbando ed è obbrobriosa”. Così Ermanno Buzzi l’ha definita l’indomani della sua cacciata dalla presidenza di Idrolario. Una considerazione che in molti non troveranno originale, ma ciò che di veramente originale sta sorgendo nel panorama politico-amministrativo è l’alleanza tra Pd e Lega.
Quella che poi si è evidenziata proprio in occasione dell’assemblea di Idrolario tenutasi a Oggiono giovedì scorso, durante la quale il presidente Buzzi e il Consiglio di Amministrazione sono stati sfiduciati a fronte di una mozione presentata guarda caso da dieci sindaci di cui otto del Pd e due della Lega (Merate e Oggiono).
“Mi hanno fatto fuori solamente per avere la mia poltrona – prosegue Buzzi – E’ un fatto puramente politico perchè sotto il profilo operativo nessuno ha avuto mai nulla da eccepire in questi sei mesi di lavoro”.
L’ex presidente di Idrolario parla chiaro e punta il dito contro il Carroccio: “E’ da quando mi sono insediato che la Lega ha cercato di mettermi il bastone tra le ruote per accaparrarsi questo posto… In primis il sindaco di Merate Andrea Robbiani“, che per Buzzi è il suo probabile successore alla guida di Idrolario.
Così, nell’assemblea di giovedì, (su 65 sindaci solo 50 erano presenti in una occasione che Buzzi definisce importantissima): in 27 hanno votato la mozione presentata dai sindaci di: Oggiono (per l’occasione assente), Merate, Cernusco Lombardone, Cassago, Galbiate, Osnago, Paderno d’Adda, Robbiate, Verderio Inferiore e Lecco… “da Virginio Brivio (sindaco del capoluogo di provincia, ndr) non me lo sarei mai aspettato. Mi ha deluso”, ha commentanto freddamente Buzzi. Solo 19 invece i sindaci che hanno preso le difese di Buzzi votando contro la mozione o astenendosi.
Per l’ex numero uno di Idrolario un finale da brivido, degno del miglor film dell’orrore, oltre la cacciata la scorsa settimana sulla sua scrivania è giunto l’avviso di garanzia in merito alla questione del depuratore di Lecco… peggio di così!