Presidio contro le “Zone Rosse” per i migranti : “Calolzio non è razzista”

Tempo di lettura: 5 minuti

A Calolziocorte oltre cento persone hanno risposto all’appello dell’ex sindaco Cesare Valsecchi

Il Senatore Comincini: “E’ come aver voluto pisciare per marcare il territorio”

CALOLZIOCORTE – Oltre un centinaio le persone che hanno partecipato al presidio silenzioso (senza bandiere o simboli di partito) organizzato questa mattina, sabato, dall’ex sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi (capogruppo di minoranza della civica Cittadini Uniti) contro le “Zone Rosse” per i migranti, istituite dal nuovo regolamento sulle strutture di accoglienza approvato dall’attuale maggioranza guidata dal sindaco leghista Marco Ghezzi.

Il nuovo regolamento prevede infatti l’individuazione di “Zone Rosse” dove sarà vietata la collocazione dei centri.

Un momento del presidio di questa mattina (sabato) promosso dall’exo sindaco Cesare Valssecchi (Cittadini Uniti) contro il provvedimento “Zone Rosse” per l’accoglienza dei migranti a Calolziocorte approvato dall’Amministrazione leghista del sindaco Marco Ghezzi

“Questo presidio ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica – ha dichiarato Valsecchi – Quello che l’Amministrazione Ghezzi ha compiuto è un atto grave, che viola i diritti delle persone, ed è necessario intervenire subito. Quella approvata è una chiara delibera propagandistica, voluta anche a fronte delle prossime elezioni europee. Il timore è che si passi dalla propaganda ad azioni concrete e pericolose, un passo breve che va evitato. Per questo motivo ci siamo attivati prontamente”.

L’ex sindaco di Calolziocorte Cesare Valsecchi attuale capogruppo di minoranza della civica Cittadini Uniti

Quindi Valsecchi annuncia: “Chiederemo all’attuale Amministrazione di ritirate la delibera. Se la nostra richiesta resterà inascoltata, adiremo a vie legali e ci appelleremo al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale). Quanto accaduto ha avuto una eco nazionale e persino internazionale, dando un’immagine della nostra città sbagliata. Calolziocorte non è razzista. Calolziocorte è una città accogliente dove non si sono mai manifestate, ne prima, ne ora, problematiche legate ai migranti. Questo grazie ad una buona gestione delle persone che sono state accolte attraverso la Comunità della Valsassina e, sul territorio calolziese, grazie alla Cooperativa Il Gabbiano”.

Daniele Vanoli consigliere della civica di minoranza “Cambia Calolzio”

Daniele Vanoli consigliere della civica di minoranza “Cambia Calolzio” ha dichiarato: “Abbiamo deciso di protestare contro il regolamento anche per essere solidali con il gruppo ‘Cittadini Uniti’. Il momento è troppo importante per non dare il nostro supporto. Domani, domenica, alle ore 10 presso la libreria ‘Viaggiatore leggero’ inizieremo ad entrare nel concreto della questione per capire cosa è necessario fare al fine di espletare il ricorso di annullamento della delibera. Va bene la piazza, ma iniziamo a parlare nel dettaglio e nel concreto di cosa si può e si deve fare”.

Da sinistra l’onorevole Gian Mario Fragomeli (PD), il senatore Eugenio Comincini (PD), l’ex sindaco Cesare Valsecchi e il consigliere comunale Paolo Cola

Il senatore del PD Eugenio Alberto Comincini ha bollato il provvedimento del sindaco Ghezzi come: “Sproporzionato – aggiungendo – Il Governo non è in alcun modo intenzionato a creare altri centri di accoglienza, quindi non capisco il perché di questa delibera. E’ come aver voluto pisciare per marcare il territorio. E’ una cosa vergognosa che va combattuta. Bisogna intervenire immediatamente per chiedere che questo provvedimento venga tolto”.

Presenti in piazza molti esponenti politici locali e non solo, ma anche rappresentanti di organizzazioni sociali, associazioni del territorio e cittadini. Un presidio che si è svolto senza alcun tipo di tensione e sotto l’attento controllo delle forze dell’ordine.

La replica della Lega: “Il regolamento tutela tutti, anche i richiedenti asilo”

“Dove amministra la Lega c’è piena integrazione con le comunità straniere, perché questa si fonda sulle regole e sul rispetto reciproco. Il regolamento approvato lunedì sera dal consiglio comunale di Calolziocorte altro non fa che prevedere norme che tutelano gli stessi richiedenti asilo, dando disposizioni sulla conformità delle strutture di accoglienza, e individuando aree dove non si ritiene adeguata la presenza di questi centri per le evidenti difficoltà gestionali e di integrazione che, almeno in un primo momento, si possono verificare. Questi sono i fatti, tutto il resto è semplicemente un’enorme fake news!”

Il senatore calolziese Paolo Arrigoni

Così il Senatore Paolo Arrigoni, Questore a Palazzo Madama e per 10 anni Sindaco di Calolziocorte, interviene sulla vicenda che ha visto il Sindaco Ghezzi e la sua Amministrazione balzare agli onori delle cronache nazionali.

“Le dichiarazioni del Partito Democratico, in particolare del suo capogruppo in Regione Fabio Pizzul e dell’On. Gian Mario Fragomeli, sono vili strumentalizzazioni per attaccare l’avversario politico e per ricomparire dall’anonimato nel quale sono stati relegati dagli italiani”, continua Arrigoni.

“Parlare di discriminazione razziale e apartheid, come se ai profughi fosse stato impedito di recarsi in determinati luoghi, è vergognoso e irricevibile; tanto più che questi concetti sono stati rilanciati da alcuni media nazionali solo in ragione di una profonda ignoranza sul testo del regolamento e per la volontà di screditare la Lega e i suoi ottimi amministratori locali”.

“Piena solidarietà dunque al Sindaco Marco Ghezzi e alla sua maggioranza che sta lavorando al meglio nell’interesse dei calolziesi e che, non a caso, in queste ore sta ricevendo attestati di stima e di affetto da parte della maggioranza dei cittadini ”, conclude il Senatore Arrigoni.