“Definire false ed in malafede le affermazioni riportate dal consigliere Ezio Venturini (capogruppo consiliare dell’Italia dei Valori, ndr), in primis, dal segretario della Cellula Coscioni (Sergio De Muro, ndr) e da Duccio Facchini in merito al tema dell’Amministratore di sostegno lo ritengo un commento molto diplomatico”. Questa volta ad intervenire sull’argomento che sta animando in questi giorni la cronaca cittadina è Mario Tavola segretario cittadino del Partito Democratico di Lecco, colui che insieme al proprio partito opponendosi all’istituzione del Registro dei Testamenti Biologici avanzò la controproposta della nomina, appunto, dell’Amministratore di Sostegno (vedi articolo).
A scatenare le polemiche di questi giorni sono state le lungaggini relative alla presentazione in Consiglio comunale di tale proposta. Risalgono infatti al 9 settembre le parole del consigliere del Pd Stefano Angelibusi che dichiarò: “Se non sarà il Consiglio successivo a quello di lunedì 12 settembre, sicuramente entro la fine del mese di ottobre la proposta verrà presentata in Consiglio”. Ma a oggi in Consiglio non si è visto nulla.
Tornando alle dichiarazioni di Tavola, il segretario cittadino del PD prosegue: “Innanzitutto il consigliere Venturini dimentica di aver chiesto proprio lui in commissione il rinvio dell’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico con motivazioni pretestuose e da vero ignorante (nel senso di ignorare) in materia. Lo ha chiesto in netto contrasto con la linea dell’assessore Ivano Donato (sempre IDV) che ha presentato e sostenuto il documento sulle procedure per la nomina dell’Amministratore di sostegno”.
Quindi Tavola tira le orecchie a quella che lui stesso definisce la “triade”, proseguendo: “In quanto alla triade (Venturini, De Muro, Facchini) sa benissimo come la ‘procedura testamento biologico’, per la normativa attualmente in vigore, non solo non da garanzie ai cittadini ma li condurrebbe solamente in un illusorio contenzioso legale decennale. Ma ancora fanno battaglie di facciata e di poca sostanza: dimostrino quanti testamenti biologici in Italia hanno avuto applicazione operativa e soluzione immediata. Sanno benissimo che la risposta è zero. Rispetto ad amministratori di sostegno che, nominati dal giudice tutelare per dare consensi sulle procedure sanitarie, garantiscono operativamente per i diritti dei loro tutelati”.
Quindi Tavola conclude il suo intervento: “Per tornare a Lecco, non siamo in attesa di nessuna autorizzazione da parte di nessuno! Si sta solamente aspettando un chiarimento da parte del Ministero dell’Interno sulla possibilità di autentica diretta, da parte dei funzionari comunali preposti, delle firme dei cittadini che vorranno presentare richiesta di nomina dell’amministratore di sostegno mediante apposita scrittura privata. In alternativa si ricorrerà ad un accordo con l’ordine dei notai per tali autentiche, cosa che però potrebbe comportare un costo aggiuntivo a carico dei cittadini. Mi spiace che ci siano ancora, su un tema così importante, aspirazioni di visibilità polemica e di immediatezza illusoria che creano soltanto confusione rispetto ad un lavoro serio, approfondito e trasparente che richiede i suoi tempi per poter dare certezze e risposte concrete e praticabili!”.