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LECCO – Il 25 dicembre non è ancora arrivato ma c’è chi ha già ricevuto i regali: si tratta degli assessori comunali di Lecco e di un consigliere, ai quali il gruppo di opposizione del Nuovo Centrodestra ha voluto fare dei doni mettendoci un pizzico di ironia.
“E’ l’ultimo Natale di questa amministrazione, non sappiamo chi siederà sui banchi di questa giunta nel 2015 – ha spiegato il capogruppo di NCD, Filippo Boscagli, riferendosi alle elezioni che si terranno il prossimo anno in città – abbiamo quindi deciso di festeggiarvi con qualche regalo”.
Un mattone grande ed uno più piccolo, una multa per il pagamento in ritardo della Tari, una motosega, un alberello, due biglietti del cinema: questi i “pacchi” offerti dal gruppo di minoranza agli amministratori, ognuno scelto per rappresentare recenti vicende con le quali hanno avuto a che fare i politici lecchesi.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Rota, si è vista recapitare al banco il mattone più grosso mentre a Francesca Bonacina, assessore all’istruzione, quello più piccolo in riferimento ai danni subiti dalla scuola Tommaso Grossi.
All’assessore alla Cultura, Michele Tavola, sono stati invece “donati” dei biglietti del cinema vista la chiusura delle due principali sale della città, mentre all’assessore alla Protezione Civile, Ivano Donato, una motosega giocattolo per gli alberi che sono stati recentemente tagliati al Parco di Villa Gomes e sulla cui potatura si era espresso in modo critico il consigliere comunale del PD, Giorgio Buzza, omaggiato con un alberello in miniatura.
“Ci siamo impegnati a cercare qualcosa anche per l’assessore all’Urbanistica Martino Mazzoleni – ha commentato in aula il consigliere Antonio Pasquini – ma proprio non c’è venuto in mente nulla. Al contrario per il vicesindaco Vittorio Campione avevamo l’imbarazzo della scelta”.
Bersagliata con un regalo anche l’assessore al Bilancio, Elisa Rota: per lei una sanzione di mancato pagamento della nuova imposta sui rifiuti. Anche il sindaco Virginio Brivio ha avuto il suo dono, o meglio, un “non dono”: un negotin d’oro.
