Fabio Dadati lascia
il PdL e lancia Rinascimento Italiano

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Fabio Dadati

LECCO – “Ho rassegnato le dimissioni dal PdL e ho rimesso le deleghe che avevo in Provincia al presidente Daniele Nava”, a parlare è Fabio Dadati che annuncia così l’addio al Popolo della Libertà e il suo impegno politico a tutto tondo nel nuovo movimento Rinascimento Italiano ideato dall’ingegnere Arturo Artom e del quale Dadati è cofondatore nonchè organizzatore.

“Una scelta senza nessuna polemica nè tanto meno rancori – spiega Dadati – Al presidente Nava ho voluto riconsegnare le deleghe mettendomi a disposizione. Se vorrà io continuerò il mio lavoro in Provincia altrimenti mi farò da parte”.

Tranquillo, pacato, Dadati prosegue: “Realizzare Rinascimento Italiano e lasciare il PDL è stata una scelta che maturavo da tempo, è legata a motivi di carattere generale e non locale e sostanzialmente sono quattro. Il primo, non credo più nei partiti esistenti e nella politica di oggi lontana dalla gente, dalle cose concrete, ormai solo autoreferenziale. Sarebbe stato diverso se il PDL nei mesi scorsi avesse indicato la strada del rinnovamento lasciando spazio agli amministratori locali under 50 ed ai giovani del partito che a gran voce hanno chiesto di “formattarlo”, avrei fatto altre considerazioni se per ogni territorio, a partire da Lecco con quella di Daniele Nava, fosse stata data l’indicazione di nuove candidature meritocratiche per le elezioni politiche. Ma così non è stato.
Il secondo, il senso di responsabilità, del dovere, che mi chiede di dare il mio piccolo contributo per cercare di cambiare, per dare un futuro ai giovani e con loro alla nostra comunità; il terzo, l’aver vissuto l’esperienza del Forum della Meritocrazia come socio fondatore e responsabile dell’organizzazione ed aver conosciuto una persona di grandi qualità come il suo fondatore e presidente, Arturo Artom.
E infine il quarto, l’esperienza del Forum della Meritocrazia che mi ha fatto comprendere come fosse un preciso dovere creare il luogo e lo strumento per rendere disponibile all’Italia l’incredibile ed eccezionale risorsa inespressa delle migliaia di persone, di giovani e meno giovani che hanno voluto testimoniare la propria esperienza e la propria voglia di fare, che si sono iscritte la Forum ed hanno partecipato all’iniziativa, considerata la più importante novità sociale e culturale del 2012″.

Ma che movimento è Rinascimento Italiano? Il movimento nasce sull’esperienza del Forum della Meritocrazia la cui presidenza è stata lasciata proprio in queste ore dal suo ideatore l’ingegnere Artom per dare ufficialmente vita al nuovo movimento del quale lui stesso è presidente. Un movimento aperto a tutti, persone e associazioni, e che ha tra i principi fondamentali la meritocrazia.

Coordinatore Nazionale sarà appunto il lecchese Dadati che prosegue: “Il Forum ha unito associazioni di ambienti diversissimi e persone di estrazione ideologica, sociale e professionale assai eterogenea ma unite dal comune desiderio di un’Italia finalmente meritocratica e quindi sana. Gente che non si rassegna alla crisi, uomini e donne che rispettano le regole, che hanno talento e sono determinati a dare il proprio contributo ma che allo stesso tempo non si sentono rappresentati dai partiti o dai movimenti politici che li hanno delusi o non li hanno mai convinti. Persone fino ad ora escluse dalla partecipazione alla vita pubblica, a cui al massimo è stata concessa l’esperienza nei piccoli Comuni, nelle associazioni di volontariato, nei gruppi civici, mai coinvolti nelle decisioni. Persone trattate da sudditi e non da cittadini”.

Dadati e Artom ripartono dunque dal merito: “che è il grande equivoco italiano – spiega lo stesso Dadati – per decenni è stato messo all’indice dall’ideologia massimalista come negazione dell’uguaglianza, per, poi, prima timidamente, quindi, a comprendere come sia invece lo strumento che permette alle persone di conquistare un futuro migliore in una società giusta. Il Merito, principio che nelle corti della politica della Seconda Repubblica è stato bandito. Da oggi per me comincia una nuova esperienza che cercherò di onorare come ho sempre fatto in ogni attività che ho svolto nella mia vita”.

Già da oggi è iniziata la ricerca esclusivamente online di quelle persone più meritevoli e di talento. Verranno scelti 8mila Ambasciatori del Rinascimento, che saranno uno per ogni comune. Da questa base verranno individuate le persone che andranno a formare le liste per le elezioni politiche dell’anno prossimo.