Il consigliere comunale di Lecco commenta il brutale episodio dell’aggressione avvenuta l’altra sera
“Non è pensabile che esista una zona franca nella nostra città”
“Quello di ieri è il peggior e più cruento episodio in quella terra di mezzo (o di nessuno) che sembra essere la stazione di Lecco”. Sono parole cariche di sdegno quelle pronunciate dal consigliere comunale Filippo Boscagli a seguito della brutale aggressione avvenuta l’altra sera in stazione a Lecco. “Risse continue, ragazzi liceali che confermano che passando “si vede di tutto ad ogni ora del giorno e della notte”, oltre che essere al centro del triangolo dello spaccio Via Ferriera – Stazione – Vicolo Cima,…. la nostra stazione pur essendo in pieno centro è troppo spesso protagonista della cronaca più preoccupante, tanto che a maggio era nata la proposta di chiudere completamente l’accesso serale e notturno ritenendola ingestibile”.
Una considerazione da cui il consigliere fa scaturire alcune domande: “Ma è possibile, è normale, ma soprattutto è tollerabile che in una città come Lecco si debba aver paura di passare dalla stazione, o che ci passino i nostri ragazzi o qualche ragazza da sola? In un luogo che tra l’altro è uno snodo viario e pedonale fondamentale in pieno centro, di arrivo turistico e partenze lavorative, e necessario per raggiungere le scuole. Non è pensabile che esista una zona franca in un capoluogo, e non è tollerabile il persistere di questi episodi. Confidiamo che l’Osservatorio della Pubblica Sicurezza della città se ne faccia carico rispondendo con azioni di reale messa in sicurezza dell’intera area e che ogni lecchese possa avere la serenità di camminare dove e quando vuole nelle strade di casa propria”.