Elezioni. Il PD: “Nel lecchese abbiamo tenuto meglio che altrove”

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bandiere Partito Democratico PD

Il segretario Manuel Tropenscovino commenta l’esito delle elezioni per il Partito Democratico

“La sconfitta che ci aspettavamo. A livello territoriale è stata più contenuta”.

LECCO – “Chiaramente a livello nazionale è stata la sconfitta che temevamo. Il centrodestra ha vinto, è giusto che il Paese ora riconosca a loro la responsabilità di governare nel difficile periodo a cui andremo incontro”. E’ Manuel Tropenscovino, segretario provinciale del PD, a commentare l’esito del voto per i democratici.

Il Partito Democratico si è attestato intorno al 16% dei voti nelle circoscrizioni comprendenti la provincia di Lecco, mentre in città ha raggiunto il 21% dei consensi con una perdita di circa quattro punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni.

“A livello territoriale siamo andati un po’ meglio rispetto al nazionale – rimarca Tropenscovino – penso a Lecco e alla città di Merate ma anche ad altri centri come Casatenovo e Valmadrera, dove potevamo aspettarci di più per il Terzo Polo ma così non è stato. Ci sono segnali importanti per ripartire, penso anche alla Valsassina che è un territorio complesso, risultati che ci fanno pensare. Da parte nostra, con coraggio abbiamo affrontato una campagna elettorale difficile e con la candidatura di Laura Bartesaghi alla Camera abbiamo tentato di dire che c’è una generazione che dovrà essere rappresentata”.

Manuel Tropenscovino, segretario provincia del Partito Democratico
Manuel Tropenscovino, segretario provinciale PD Lecco

Cosa ha pesato sul risultato? “Sicuramente l’idea per cui il PD ha sempre partecipato in coalizione a governi di unità nazionale e certi egoismi che non hanno permesso di realizzare alcune alleanze. Quando la destra affronta il tema della sicurezza ne parla in modo semplicistico, con proposte che non risolvono i problemi perché anche le situazioni di degrado permangono se non risolte all’origine. Forse non siamo in grado di presentare le nostre risposte ma credo che nella campagna elettorale questo tema non sia stato centrale, lo è stato invece quello dell’energia e dell’agenda Draghi che evidentemente non è stata percepita dagli elettori come risposta ai problemi di famiglie e imprese”.