L’ex assessore al centro delle polemiche per il caso dell’area MAB
“Potrei godermi viaggi e nipoti, ma resto qui per la salvaguardia dell’istituzione”
LECCO – “Nel dicembre del 2022 avevo detto al direttivo di Appello per Lecco che poteva essere opportuno un ricambio nel nostro gruppo in Consiglio comunale. Del resto siamo fortunati, dopo di me tra i primi non eletti ci sono tante figure di prestigio e autorevolezza, da Gaia Bolognini ad Alberto Fumagalli, Rinaldo Zanini, Lorenzo Goretti e Nicola Pontiggia”
L’introduzione con cui ha esordito nel suo intervento Corrado Valsecchi, martedì sera in aula, faceva pensare ad un suo addio prematuro all’assise comunale. Da principale accusatore dell’amministrazione Gattinoni, l’ex assessore è finito al centro della polemica politica sul caso dell’area Mab (vedi articolo) che costringerà il municipio a versare ogni anno 171 mila euro all’erario, per sempre.
“Per quel che penso, dovrebbe lasciare le istituzioni” era l’invito esplicito che gli era stato rivolto poche ore prima dal segretario cittadino del Pd, Alfredo Marelli (vedi articolo).
Dal fronte opposto arriva invece il ‘fuoco di copertura’ del centrodestra: “La vostra strategia è prendervela con Valsecchi, ma è stata una decisione collegiale presa dal Consiglio comunale – ha commentato Antonio Rossi di Lecco Ideale – Piuttosto lavoriamo assieme per trovare una soluzione”.
“E’ il primo caso in cui un partito, il PD, rinnega la sua storia e infanga la sua classe dirigente, per coprire inefficienze e inettitudini dell’ultimo periodo” è intervenuto Emilio Minuzzo di Lecco Merita di Più.
Valsecchi, però, non ha nessuna intenzione di lasciare il posto ad altri: “Avrei potuto godermi più viaggi e nipoti ma ho capito che avete ancora bisogno di me. Non certo per le parole del segretario del PD ma per quelle dell’assessore Rusconi” che aveva rimarcato come l’amministrazione non avrebbe ricorso alla Corte dei Conti sulla questione dell’area MAB, al contrario di come fatto invece da Valsecchi sul caso dell’ex Deutsche Bank e sull’ipotesi, poi fallita, di trasferivi il municipio.
“State usando la vicenda di Rivabella come elemento di distrazione di massa – ha commentato il consigliere di Appello per Lecco – si è avvertito quanto vi è bruciata la vicenda dell’ex Deutsche Bank. Avete ignorato richiami e suggerimenti, speso risorse importanti per consulenze inutili e inutili affitti per le sedi degli uffici comunali. Chi è causa del proprio male pianga sé stesso, altro che fare la guerra alla precedente amministrazione. Avete cannibalizzato il Partito Democratico e lo avete reso vulnerabile”.
“Preferisco stare qui e dare buoni consigli – ha concluso – per la salvaguardia dell’istituzione e dei cittadini chiamati a risarcire i vostri errori”.